Il tecnico ex Juve ai microfoni di Marca: "Milan? Ha bisogno di un progetto forte e continuo. Cambiare la squadra ogni stagione non ti permette di crescere"
Il 30 giugno 2020 si è effettivamente concluso il contratto da 7 milioni l'anno di Massimiliano Allegri con la Juventus e ora il tecnico livornese, che in bianconero ha sollevato 11 trofei in 5 anni, è pronto ad iniziare una nuova avventura in panchina, in Italia come all'estero: "Non mi interessa davvero dove. Sto cercando un club con cui condividere un progetto e che abbia l'ambizione di competere per vincere" ha svelato Allegri ai microfoni di Marca.
"Mi sono goduto la famiglia e la mia città, Livorno, con gli amici di una vita. Ho caricato le batterie" e ora il tecnico guarda al futuro, perché la voglia di tornare a vivere le partite da protagonista è tanta, ammette di essere pronto a guidare una squadra della Liga e svela di essere stato vicino al Real Madrid dopo il primo addio di Zidane: "Due anni fa ci fu un contatto ma non accadde nulla perché avevo un contratto con la Juve. Avevo un forte impegno morale nei confronti del club e della sua gente".
E a proposito della Juve, Allegri si dice sicuro che il dominio dei bianconeri continuerà ancora a lungo: "È una squadra costruita per vincere e vincere ancora. Solo per quello. Per questo penso che lo possa fare ancora per anni. Con Cristiano Ronaldo ha fatto un salto in avanti, lo vedo ancora molti anni a Torino". Poi un commento sul Milan, un'altra fetta del suo passato: "Ha bisogno di un progetto forte e continuo. Cambiare la squadra ogni stagione non ti permette di crescere".
Infine una battuta su Lautaro Martinez e sull'ipotesi di un suo passaggio al Barcellona: "La maglia del Barça pesa molto e ogni giocatore al mondo deve avere la forza e la personalità per indossarla. Lautaro ha tutte le qualità per avere successo. Oggi sta andando molto bene all'Inter, ma vedremo se un giorno potrà dimostrarlo al Camp Nou".