A Milanello è partita la nuova stagione: Pioli deve fare i conti con gli esuberi. E Reijnders si complica
18 convocati di cui, almeno 7, in uscita. È scattata ufficialmente la nuova stagione in casa Milan e Stefano Pioli è stato 'costretto' a ripartire, in gran parte, dagli esuberi. Ossia da uomini dati fuori dal progetto e in cerca di una nuova sistemazione? I nomi? Il listone è lungo: Vasquez, Jungdal, Caldara, Gabbia, Adli, Messias, Origi e Rebic. Non Daniel Maldini, il cui passaggio all'Empoli è divenuto ufficiale (formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto). Alcuni più facili da piazzare, altri meno: la realtà è che molti tifosi rossoneri speravano di non vederli più a Milanello, e invece le manovre sul mercato, lato uscite vanno a rilento.
Se per Gabbia e Caldara si confida facilmente di trovare una nuova sistemazione, il quadro appare più nebuloso sul fronte offensivo. Per Origi e Rebic, scarseggiano offerte allettanti da club europei: il West Ham inoltre, ha detto no ad uno scambio con al centro Scamacca e l'ex Liverpool. E sempre quest'ultimo ha rifiutato una proposta allettante dall'Arabia Saudita. Troppo importante trovare un nuovo club per loro: Pioli vuole un vice-Giroud, e l'addio di uno dei volti citati poco fa è propedeutico all'arrivo di un nuovo attaccante. Chi? Al momento la lotta è tra l'iraniano Taremi in forza al Porto e Alvaro Morata dell'Atletico Madrid. Qualunque sarà la scelta, bisognerà comunque sborsare un bel po' di milioni.
Furlani sta pure dialogando col Torino per spedire in granata Junior Messias (il Milan punta ad incassare 10 milioni di euro), ma c'è da studiare una strategia maggiormente proficua sul fronte Tijjani Reijnders, obiettivo per il centrocampo. Sull'olandese il direttore tecnico dell'Az Alkmaar Max Huiberts ha spento gli entusiasmi presenti in Via Aldo Rossi: "Hanno fatto un'offerta (sedici milioni di euro più tre milioni di bonus, ndr), alla quale abbiamo detto di no. Con Tijjani siamo d'accordo, per noi è importante che giochi con noi un altro anno, abbiamo comunicato questa decisione anche al Milan - le parole del dirigente -. Se c'è una nuova offerta, possiamo ancora negoziare. Ma 'mentre parliamo' non c'è niente del genere".