L'infortunio di Bennacer non apre le porte a Rabiot: la richiesta resta alta e non potrebbe giocare nella prima fase della Champions
Le brutte notizie arrivate dall'Algeria, con l'infortunio di Ismael Bennacer, non sembrano riaprire le porte del mercato in casa Milan. In attesa di esami più precisi, le prime indiscrezioni parlano di una lesione di terzo grado al polpaccio che terrebbero il centrocampista lontano dai campi dai due ai tre mesi. Un brutto colpo per la mediana rossonera ma, nonostante il desiderio di tanti tifosi, il club non dovrebbe bussare nuovamente alla porta di Adrien Rabiot, svincolato di lusso.
Al francese era già stata recapitata un'offerta quando sembrava che Bennacer potesse partire prima di fine agosto in direzione Arabia (per gennaio resta invece aperta la pista Marsiglia, recupero dall'infortunio permettendo) ma era stata rifiutata perché ritenuta troppo bassa. Le richieste del giocatore tramite la mamma-agente Veronique stanno via via facendo scappare tutte le squadre interessate a Rabiot, il Galatasaray è solo l'ultima della lista, che non a caso è ancora a spasso dopo la fine del contratto con la Juventus, che pure gli aveva offerto il rinnovo ma si era scontrata con lo stesso tipo di problema, quello economico.
Difficile che ora il Milan ritocchi in alto l'offerta, anche perché non è neppure detto che Rabiot accetti visto che il tetto salariale dei rossoneri è di 7 milioni, quelli del contratto di Leao, e il francese ambisce a cifre superiori, dato che 7 milioni era anche lo stipendio che percepiva in bianconero.
La pista Rabiot - ma vale per qualsiasi altro teorico rinforzo - resta difficile anche per un altro motivo: non potrebbe giocare la prima fase della Champions League visto che le regole Uefa non ammettono cambi in reparti che non siano quelli del portiere. Se due anni fa fu concesso al Milan il cambio con Tatarusanu per l'infortunio di Maignan, questa volta non si potrebbe fare la stessa cosa con Bennacer.