Il portoghese vuole restare in rossonero, ma apre al ritorno in patria
Andrè Silva ora punta i piedi e lancia messaggi attraverso i social: "Insistere, resistere e conquistare". Tre parole per esternare la sua volontà di restare in rossonero. Un messaggio da recapitare soprattutto alla dirigenza che invece ha necessita di cederlo per far spazio a Correa. Là davanti, infatti, con solo il campionato e la Coppa Italia, il reparto è intasato: ci sono Piatek, Leao, Castillejo e Suso senza dimenticare la possibilità di avanzare i vari Paquetà, Bonaventura, Calhanoglu. Andrè Silva dopo il no del Monaco, è sempre più scivolato tra gli esuberi anche perché, nonostante il tentativo di Giampaolo di provare a recuperarlo, il portoghese non ha convinto troppo il tecnico abruzzese.
La destinazione Valencia non lo scalda più di tanto, mentre il Lille - ex club di Rafael Leao - dove Jorge Mendes ha la sponda nel ds portoghese Luis Campos è un pista che può prendere lentamente quota. AS9, però, vorrebbe giocare nello sporting Lisbona che ha ceduto l'attaccante Dost; un ritorno in patria per avere maggiore visibilità soprattutto in vista di Euro2020. Il problema è che lo Sporting al momento offre solo il prestito, formula che il Milan non gradisce. Se dovesse arrivare un'offerta da 25 milioni di euro ecco invece che l'addio di Andrè Silva potrebbe concretizzarsi e sbloccare così Correa verso il Milan: con l'Atletico c'è un'intesa sui 42 milioni di euro più un 30% sulla futura rivendita ma sarà l'affare rossonero last minute, sul gong della chiusura.