Operazione coi catalani complicata dalle cifre. Per il futuro occhi Viña, Iago e Nuno Mendes
Il Milan guarda al presente sul mercato con Meité e Mandzukic, ma la società rossonera sta progettando anche il futuro. Tra le caselle da riempire c'è la fascia sinistra di proprietà di Theo Hernandez con l'ex Real che però non ha un vero vice. Le ipotesi non mancano e portano a giovani prospetti da crescere piuttosto che a giocatori affermati: Junior Firpo, Matias Vina, Iago e Nuno Mendes. Strade esotiche e con una percorribilità diversa, ma che la società rossonera sta vagliando con attenzione già per il presente.
L'imminente partenza di Andrea Conti in direzione Parma in prestito con obbligo di riscatto ha confermato che il Milan cambierà qualcosa nel pacchetto di esterni difensivi, provandoci in questa sessione di mercato per il presente ma con un occhio sicuro per il futuro. I profili valutati sono tutti giovanissimi, come ormai i rossoneri hanno abituato. Nelle ultime ore sono arrivate conferme su Junior Firpo del Barcellona, giocatore già nel mirino di Maldini la scorsa estate; i catalani hanno bisogno di fare cassa e la pista, seppur molto complicata, è percorribile se il Milan accettasse di discutere con i blaugrana di una cessione a titolo definitivo e non in prestito per 18-20 milioni di euro. Cifre però da rivedere verso il basso per far decollare la trattativa.
Le alternative, invece, riguardano il Milan che verrà e probabilmente in questi giorni i dirigenti rossoneri stanno mettendo le basi per il futuro. Il profilo preferito è quello di Matias Viña, terzino sinistro classe 1997 e miglior giocatore d'Uruguay nel 2019. Oggi gioca nel Palmeiras che disputerà la finale di Copa Libertadores e la valutazione, seppur aumentata, rientra ancora nei range imposti dalla società rossonera.
Un altro giocatore seguito con attenzione dagli scout del Milan è Iago Amaral Borduchi, anch'egli 23 anni ma brasiliano che gioca all'Augsburg dal 2019 in Bundesliga. Infine Nuno Mendes, talentino classe 2002 dello Sporting Clube su cui però la concorrenza è già più che agguerrita anche in Italia.