Decisiva la settimana contro Betis Siviglia, Sampdoria e Genoa
C'è una candidatura che sta prendendo quota per il futuro del Milan. Un altro dello storico gruppo rossonero, che andrebbe a completare l'opera di rimilanistizzazione posta in essere dalla nuova gestione. Il nome è quello di Roberto Donadoni, attualmente a spasso dopo l'avventura al Bologna. Ovviamente - come sempre avviene in queste situazioni - i vertici rossoneri si augurano di non dover arrivare a questa decisione, sperano di andare avanti con Gattuso.
Ma i risultati, a costo di essere banali, sono l'unica certezza che può decidere il destino di un allenatore. Il derby perso in quel modo ha lasciato profondi turbamenti dalle parti di Casa Milan, dove tra l'altro già all'inizio della stagione erano emerse delle perplessità. Ringhio sapeva di essere sotto esame e si è sempre rassegnato a questa situazione. Le prossime partite saranno decisive per la sua permanenza o meno alla guida di una squadra che comunque ha manifestato in svariate occasioni di essere al suo fianco.
Donadoni, dunque. La pole position è sua per un'eventuale successione. Inutile specificare che i rapporti con Maldini e Leonardo sono ottimi e che non servirebbero grandi trattative per convincerlo a buttarsi in questa avventura così complicata ma anche così affascinante. Qualche contatto c'è già stato, l'intesa sarebbe immediata. Superato in questa griglia Antonio Conte, per una serie di motivi. Uno di questi è sicuramente di ordine economico. Nei giorni scorsi, l'ex allenatore della Nazionale italiana ha dato mandato ai suoi avvocati di avviare la pratica di risoluzione contrattuale con il Chelsea. Ma non è un'operazione semplice. La rottura tra le due parti è stata traumatica e una transazione amichevole è da escludere. A questo punto Conte vorrebbe chiudere il rapporto facendosi pagare in anticipo tutto lo stipendio del 2018-19, che supera i 10 milioni di euro. Il Chelsea è pronto a liberarlo se l'allenatore rinuncia a tutti gli emolumenti da qui in avanti. Posizione di stallo che ha bloccato per ora anche il possibile passaggio dello stesso Conte al Real Madrid.
Sono giorni di riflessioni profonde in casa rossonera, più profonde dopo l'esito del derby. I tifosi chiedono una svolta e la società sta pensando di intervenire in tackle se questa svolta non arriva dall'interno dello spogliatoio. Non è una novità. L'unica novità vera è che adesso l'ombra su Gattuso è quella di Donadoni, uno che in passato, da subentrante, ha quasi sempre dato molto alle sue squadre: 9° posto con il Livorno 2004-05, salvezza con il Cagliari 2010-11, 7° posto con il Parma 2011-12, salvezza tranquilla con il Bologna 2015-16. Manca l'esame con una grande squadra.