Il ds dei parigini sarebbe disposto a mettere sul piatto un ingaggio da 8 milioni
Un'offerta molto allettante. E' quella che sta studiando Leonardo per 'regalare' Gigio Donnarumma al Psg e strapparlo al Milan, la sua ex squadra (lasciata meno di un mese fa, lo scorso 28 maggio). Il neo ds del club transalpino (forte anche del buoni rapporti con Mino Raiola) sarebbe pronto a mettere sul piatto un ingaggio da ben 8 milioni di euro, due in più di quelli percepiti attualmente. In via Aldo Rossi attendono eventuali mosse (e proposte) ufficiali dei campioni di Francia, consapevoli che la cessione del numero 99 sarebbe dolorosa - e l'estremo difensore preferirebbe restare a Milanello - ma fondamentale per i conti.
Intendiamoci, il Milan non ha bisogno (l'obbligo) di effettuare plusvalenze (entro il 30 giugno) ma certamente - soprattutto nell'ottica dei rapporti con l'Uefa (nella delicata partita relativa al mancato rispetto del Fair Play Finanziario) - simili operazioni sarebbero opportune (con Gigio partirebbe anche Antonio Donnarumma per un risparmio totale di 7 milioni annui sommando i due ingaggi). Sarebbe un segnale importante nei confronti dell'organo di Nyon e testimonierebbe la grande attenzione posta dalla proprietà al bilancio. Qualora si concretizzasse questo affare di mercato il Diavolo punterebbe su Reina e Plizzari, con lo spagnolo che farebbe da chioccia al talento 19enne. Natutalmente andrebbe trovata l'intesa tra i due club e a Milano si attendono cifre importanti, intorno ai 60 milioni.
Un'importante plusvalenza potrebbe garantirla pure Suso. L'andaluso ha una clausola rescissoria da 40 milioni (valida per l'estero) e tuttavia al momento mancano gl acquirenti disposti a pagarla. Che l'ex Liverpool non sia affatto intoccabile lo dimostra il mancato accordo per il rinnovo del contratto: il 25enne chiedeva un sostanzioso ritocco (fino a 6 milioni), ritenuto decisamente eccessivo dalla dirigenza.
Infine va monitotata la situazione relativa a Kessie, acquistato due anni fa dall'Atalanta attraverso la formula del prestito biennale con obbligo di riscatto a 28 milioni. Nel caso arrivassero offerte significative (da 30 milioni) il Milan non si opporrebbe alla partenza del centrocampista, al centro di alcuni episodi spiacevoli (la lite con Biglia nel derby e lo sfottò ad Acerbi dopo la sfida contro la Lazio con tanto di maglia del difensore avversario esibita insieme a Bakayoko sotto la Curva Sud) nella seconda parte della scorsa stagione.