© Getty Images
Carlo Ancelotti ha commentato l'addio di Gigio Donnarumma e il conseguente arrivo di Mike Maignan al Milan: "Ho parlato con Paolo Maldini e gli ho espresso il mio compiacimento, è stata una scelta che ha fatto rumore. Maignan lo conosco: quando ero al Psg era un ragazzo e, intuendone le doti, lo facevo allenare spesso con la prima squadra. È un tipo molto freddo, essenziale nella tecnica. Vedrete: non sarà mai spettacolare, sarà sempre molto concreto e utile".
Con questa dichiarazione, l'ex tecnico rossonero ora alla sua seconda esperienza al Real Madrid, cerca anche di smorzare le polemiche che stanno investendo il mercato del Milan e l'operato di Paolo Maldini. In particolare, dopo gli addii proprio di Gigio Donnarumma e, ultimo, Hakan Calhanoglu entrambi lasciati partire senza monetizzare.
Sempre di Donnarumma e Calhanoglu ha parlato a Milannews anche Giovanni Galli: "Il passaggio di Calhanoglu dal Milan all'Inter non mi ha stupito. Dai calciatori stranieri mi aspetto di tutto: non sanno la nostra storia, la nostra cultura. Per loro passare da un club all'altro in Italia non cambia nulla. Quindi non sono stupito. La colpa è nostra che puntiamo sempre all'estero".
Poi su Gigio: "Il boccone amaro me lo ha lasciato invece Donnarumma: lo spirito di appartenenza me lo aspetto dagli italiani. Poteva diventare una bandiera alla stregua di Baresi e Maldini ed invece ha preferito fare una scelta differente, guidato da altre motivazioni: è normale rimanerci male. Con lui abbiamo capito che nel calcio non esistono più le bandiere. È un vero peccato".