Il Feyenoord si è convinto a lasciare partire il messicano. Poi tutto su Joao Felix
L'ultimo sforzo, quello che il Milan sapeva sarebbe stato decisivo, dopo l'estenuante trattativa degli ultimi giorni col Feyenoord per Santiago Gimenez. Il club olandese, come ammesso dal suo allenatore, ha tentato di tutto per rinviare la cessione di sei mesi, giocando anche sul playoff di Champions che gli metterà contro i rossoneri, ma l'attaccante messicano, forte anche di una promessa strappata in estate, ha ribadito la volontà di trasferirsi a Milano immediatamente.
Il sì di Gimenez ha dato una grossa mano al Milan nel portare avanti la ragnatela nelle ultime ore, per un affare del genere (soprattutto nel mercato di gennaio) è normale avere accelerate e frenate, ma gli olandesi sono stati comunque irremovibili sulla richiesta di 40 milioni di euro ecco perché Furlani, Moncada e Ibrahimovic ieri notte hanno dato il via libera all'ultimo rilancio per avvicinarsi molto, bonus compresi, a quella cifra. Gli olandesi hanno accettato tanto che Gimenez sbarcherà oggi a Milano, domani svolgerà le visite mediche e in serata sarà a San Siro per seguire il derby da spettatore.
Una certa fretta era comprensibile perché, con Morata che finirà al Galatasaray, Camarda verso Monza e Okafor sempre sul mercato, la voglia della dirigenza rossonera è quella di calare il doppio colpo in attacco: lo sbarco di Jorge Mendes, arrivato ieri a Torino (ha visto la Juve prima dei rossoneri), darà ulteriore impulso all'affare Joao Felix, che può arrivare in prestito dal Chelsea, e, chissà, magari porterà novità attorno al profilo di Antonio Silva del Benfica, che al Milan (come ai bianconeri) piacerebbe in caso di partenza di Tomori.