L'attaccante messicano, che arriva a titolo definitivo dal Feyenoord, a disposizione per il debutto in Coppa Italia contro la Roma
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Giornata di presentazione per il nuovo attaccante del Milan Santiago Gimenez, arrivato a titolo definitivo dal Feyenoord per 32 milioni di euro più 3 di bonus. Per il giocatore, nato a Buenos Aires e con il doppio passaporto italiano e messicano, contratto fino al 30 giugno 2029 con un ingaggio da oltre 2 milioni di euro a stagione. Vestirà la maglia numero 7. Domenica ha assistito al derby dalla tribuna di San Siro e ora è pronto per il debutto in occasione del quarto di Coppa Italia di domani sera a San Siro contro la Roma (diretta su Canale 5 alle ore 21).
LA CONFERENZA DI GIMENEZ
Raccontaci le tue emozioni in questo passaggio al Milan
Uno dei miei sogni principali era giocare in Europa e lo sto avverando. Voglio lasciare la mia impronta in questa squadra così importante.
Come stai? Sei disponibile contro la Roma?
Effettivamente ho avuto un piccolo infortunio nell'ultima partita. Ora sono prontissimo.
Come è andata la trattativa?
Anche se mi stavano seguendo dal mercato scorso, io mi sono sempre concentrato sul gioco. Le persone che sono vicine a me hanno fatto sì che fosse possibile tutto questo. Io sono un uomo di fede, lascio tutto nelle mani di Dio.
Che idea ti sei fatto da fuori? Quanti gol farai?
Prometto che darò tutto in campo, non credo nell'individualismo, abbiamo una squadra competitiva e possiamo vincere tanto. A livello personale darò il massimo.
LE PAROLE DI IBRAHIMOVIC
Ieri è stata una giornata molto intensa. Devo ringraziare tutte le persone coinvolte. Non siamo soddisfatti della classifica, abbiamo rinforzato la squadra, 5 fuori e 5 dentro. Siamo soddisfatti e questa sarà la squadra che cambierà la situazione.
Il Milan ha diminuito il gap o azzerato?
Abbiamo rinforzato la squadra, vediamo se lo abbiamo diminuito. La squadra è migliorata tanto. Abbiamo fatto più o meno quello che abbiamo cercato. Tutto quello che facciamo lo facciamo come team.
Cosa non ha funzionato in questi sei mesi?
Mancava la continuità poi abbiamo avuto molti alti e bassi. Solo noi abbiamo però un trofeo... Continuiamo a lavorare e vogliamo vincere ancora.
Quando avete deciso di voltare pagina?
All'inizio abbiamo creduto in quello che avevamo fatto. Poi dipende dai risultati e non eravamo soddisfatti e quindi abbiamo cercato di portare qualcosa dentro per migliorare. Abbiamo un trofeo e non siamo ancora soddisfatti. Abbiamo ancora fame.
Perché avete scelto di operare alla fine del mercato?
Ogni caso è a parte. Contano Milan, giocatore e club dove gioca. Alla fine sono arrivati, l'ultimo è stato Sottil. Un minuto e mezzo prima che chiudesse il mercato è stato fatto. Ringrazio l'avvocato, la segreteria. Le persone che sono dietro fanno sempre un grande lavoro.