L'ex Lazio è l'unico già pronto per l'uso, Napoli e Bologna fanno muro e D'Amico...
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E' un po' un gioco delle coppie: Tare con Allegri o Conte, Sartori con Italiano, Manna con Conte, D'Amico con Gasperini. Nella scelta del nuovo direttore sportivo, rimandata dopo il no a Fabio Paratici, il Milan cerca di capire quale sia l'incastro giusto per provare a inaugurare un progetto vincente. Ma qual è la direzione che sta prendendo Giorgio Furlani? L'unica certezza, al momento, è che l'accordo dovrebbe arrivare dopo Pasqua anche se, nel caso dell'ex Lazio, la settimana prossima potrebbe in linea puramente teorica già quella giusta.
E allora ecco l'ultimo borsino: Tare resta stabile, nelle primissime posizioni non fosse altro che è l'unico già libero di firmare e pronto, quindi, a mettersi da subito al lavoro; Sartori e Manna raccolgono consensi ma sono legati da contratto rispettivamente con Bologna e Napoli, entrambe scarsamente persuase a lasciarli partire a cuor leggero. Saputo e De Laurentiis fanno muro? Si può dire così o, in alternativa, pensare che serva un accordo economico per liberarli. L'ultimo nome, oggi un po' defilato, è quello di Tony D'Amico, che l'Atalanta vorrebbe tenere e che, eventualmente, si trasferirebbe al Milan solo in coppia con Gasperini, cui è molto legato, per un progetto che per forza di cose dovrebbe essere a lungo termine.
Altri candidati non ce ne sono, a meno di sorprese dell'ultima ora che, in casa Milan, non si possono mai del tutto escludere. Certamente il nuovo diesse sarà italiano o italiano acquisito come Tare, in fondo dall'inizio la prima scelta di Zlatan Ibrahimovic. L'albanese ha il vantaggio enorme di potersi mettere subito a disposizione, mentre per tutti gli altri bisognerebbe aspettare almeno la fine del campionato se non addirittura un mesetto in più. Insomma, nella scelta, difficile, anche questo potrebbe pesare, anche perché, dopo i fallimenti delle ultime due sessioni di mercato e di conseguenza della stagione, sbagliare non è davvero più possibile.