Lo spagnolo dopo la firma con il Siviglia: "Volevo venire qui dall'estate scorsa: ho vissuto settimane difficili"
Adesso tocca a lui e, tutto sommato, non ha nemmeno tutti i torti a lasciar traboccare la sua rabbia. Una rabbia misurata, gli va concesso, perché Jesus Suso, fresco di contratto firmato con il Siviglia, qualche sassolino dalla scarpa ha pure il diritto di levarselo. Non tanto per il trattamento ottenuto dal Milan che infatti ha ringraziato su Instagram. Quanto piuttosto per quel clima di ostilità, per dirla con un eufemismo, che ha accompagnato il suo ultimo anno e mezzo in rossonero. E allora eccole le parole dello spagnolo: “Milan e Siviglia sapevano bene che volevo venire qui - ha raccontato -. Ho vissuto settimane difficili, ho dovuto lottare contro tutti. Volevo venirci da tanto tempo, ci ho provato anche l'estate scorsa. Questo è il posto giusto per far decollare la mia carriera una volta per tutte”.
In fondo un'operazione che ha fatto felice tutti. Dal Siviglia a Suso, dal Milan, che incasserà, se tutto andrà per il verso giusto, una ventina di milioni di plusvalenza netta, ai tifosi. Che lo hanno odiato a sufficienza, per quanto possa o debba essere definito odio quella sorta di sfinimento che ha portato a una rottura inevitabile e definitiva. Ma che piaccia o no, che lo si voglia ammettere oppure no, Suso non è stato il male del Milan. Non per i comportamenti, sempre impeccabili, e nemmeno per le prestazioni sul campo. Non eccellenti nell'ultimo periodo, questo è sotto gli occhi di tutti, ma spesso risolutive in passato. E d'altronde, non è forse stato un inamovibile per più di un allenatore del Milan?
Vero è che era il momento di cambiare e che proprio il cambio di modulo che lo ha lasciato ai margini in questo lungo gennaio ha poi portato a un evidente miglioramento del Milan tutto. Ma la parentesi rossonera di Suso avrebbe forse meritato un addio più dolce. Così non è andata, e allora quel "ho dovuto lottare contro tutti" può anche essere assorbito come uno sfogo che ha qualche ragione e un saluto un po' amaro. Tanto la storia finisce qui, sempre che Suso a Siviglia torni il giocatore di qualità che anche a Milano è stato apprezzato ("Mister Lopetegui mi conosce meglio di chiunque altro: ho fatto con lui tutte le giovanili della Nazionale, oltre a debuttare con la Roja. Sono davvero felice", ha aggiunto) e che il club spagnolo ottenga i risultati messi nero su bianco su un prestito che deve - DEVE - diventare obbligatorio. Perché Jesus sia felice a Siviglia e il Milan sia soddisfatto della plusvalenza messo a bilancio dalla sua cessione.
IL POST SU INSTAGRAM
"Ho sempre parlato poco, ma ho sempre amato Milano e il Milan. Ho sempre dato tutto per questi colori e me ne vado in punta di piedi, esattamente come sono arrivato anni fa. Ho sempre e solo provato a difendere la maglia del Milan. Mi mancherà soprattutto la maglia rossonera, che è stupenda e ho sempre rispettato e amato. Sono arrivato in un Milan in difficoltà, ma ho sempre dato al mia disponibilità a difendere in campo questo club. Non sono stato e non sarò bravo neanche stavolta a raccontare le mie emozioni. Ma credetemi, mi mancherete. In bocca al lupo. Grazie Milan, sarò per sempre un tifoso vostro. Con affetto, Suso".