Pioli ha chiesto un rinforzo in mediana e il serbo dello United è una opzione calda. Nodo ingaggio e indennizzo ai Red Devils
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Ibra sì, Ibra no. Mentre i tifosi del Milan sfogliano la margherita sul centravanti svedese, la dirigenza rossonera si sta muovendo per accontentare la richiesta principale di Pioli per gennaio: un rinforzo a centrocampo. L'obiettivo è un regista, ma con caratteristiche da interditore e il nome caldo sulla lista è quello di Nemanja Matic del Manchester United. In scadenza a giugno, il Milan vorrebbe anticiparne l'arrivo. Il nodo è l'ingaggio.
Il centrocampista serbo è in uscita da Old Trafford e da diverso tempo sta mandando segnali alle due squadre milanesi, non solo tramite il suo agente. In rottura con il Manchester United e col contratto in scadenza a giugno 2020, gli intermediari lo hanno proposto più volte sia all'Inter che al Milan. I nerazzurri, con tutti i messaggi del giocatore a Conte, ci potrebbero pensare solo per giugno, mentre il Milan ha fretta e - secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport - visti gli ottimi rapporti con i rappresentanti del giocatore, un'accelerata per convincere lo United a lasciarlo partire con sei mesi di anticipo è un'opzione calda.
Il nodo più grande da sciogliere resta l'ingaggio. Il classe 1988 percepisce uno stipendio annuale di 7 milioni, troppi per le casse rossonere al momento anche in chiave Ibrahimovic e considerando che il centrocampista ha già superato i 30 anni e andrebbe contro la politica societaria votata al valorizzare giovani di talento. Una trattativa complicata per cui servirà tempo.