Il presidente rossonero: "Per il futuro lavoriamo per giovani talenti a prezzi ragionevoli"
Il momento di Ralf Rangnick al Milan sembra avvicinarsi sempre di più. Dalla società rossonera non arrivano più smentite e anche il presidente Paolo Scaroni, senza ammetterlo e difendendo il presente, non ha chiuso la porta al futuro: "Non so se arriverà il manager tedesco - ha dichiarato -. Per il momento abbiamo fiducia in Pioli e in Maldini, ma le scelte le fa Gazidis". Il dirigente sudafricano però ha deciso di puntare sull'ex Lipsia: "Non so neanche quando parla con altri candidati" ha ammesso Scaroni.
Il presidente del Milan sta cercando di tenere compatto l'ambiente in vista della ripresa della stagione dopo la pausa forzata per la pandemia di Covid-19, a partire dalla semifinale di ritorno in Coppa Italia: "Speravo venisse fatta giocare ad agosto per una ripartenza più dolce - ha commentato Scaroni a Radio Rai 1 -. Alla fine è venuto fuori un compromesso e resto ottimista, in Lega siamo compatti per giocare prima possibile. Certo che giocare due partite ricche di adrenalina subito dopo la sosta può essere stressante per i giocatori".
A prescindere dal campo, il Milan sta battagliando anche per rispettare i parametri del Fair Play Finanziario con mosse che condizioneranno anche il mercato futuro: "Abbiamo fatto un grande sforzo per ridurre i costi e Gazidis si è concentrato su questo. In futuro cerchiamo giocatori giovani a prezzi ragionevoli perché non vogliamo altre legnate dalla Uefa e il FPF impedisce pazzie. Vogliamo contenere i costi e aumentare i ricavi. Se non aumentiamo i ricavi è molto difficile avere i giocatori che vogliamo avere e pagare i compensi. In questo senso la priorità è il nuovo stadio, sul quale mi sono impegnato e posso manifestare un qualche ottimismo viste le ultime dichiarazioni del sindaco Sala. Abbiamo bisogno di un nuovo stadio adatto ai tempi. Avere due azionisti stranieri (Suning ed Elliott, ndr) che investono 1 miliardo e 200 milioni di euro e confermano questo loro impegno mi sembra come il film di De Sica 'Miracolo a Milano'".
Per quanto riguarda il campionato Scaroni si augura di concluderlo in campo, senza nemmeno commentare la possibilità di un algoritmo per decidere la classifica finale: "Resto focalizzato sul piano A - ha concluso -. Mi auguro non servano né il piano B né il C. Sono convinto che il virus sarà un ricordo in tempi brevi".