Lo spagnolo dell'Atletico piace ai rossoneri, che però non si sono ancora mossi ufficialmente. Intanto tra intermediari e agenzie, chi sta parlando per lui?
L'affaire Morata sta assumendo i contorni del giallo. Tra cifre che ballano impazzite, agenti avvistati qua e là e offerte che fin qui non si sono mai viste. Piace davvero al Milan? Diremmo di sì o, piuttosto, rappresenta un profilo che per i rossoneri potrebbe andare bene: prima o seconda punta più o meno con gli stessi risultati, adatto sia al gioco di rimessa che a quello di manovra, costo abbastanza ridotto e una dote di una quindicina di gol che si porta dietro da qualche stagione. In più, esperienza di anni nel nostro campionato, cui non avrebbe quindi necessità di adattarsi, e voglia di un ruolo da protagonista in un club obiettivamente in crescita. Fin qui, insomma, tutto bene e tutto in linea con la nuova era milanista. I problemi nascono semmai su altre questioni. Ad esempio: a quanto ammonta effettivamente la famosa clausola rescissoria presente nel suo contratto? E chi ne cura gli interessi?
Cominciamo dal secondo punto. Morata è gestito da Niagara Sports nella persona di Juanma Lopez. Proprio l'agente dello spagnolo è stato dato a Milano ieri, quando invece era comodamente a Madrid. Il che, come spiegato ieri, rinvia a settimana prossima i primi incontri ufficiali. Incontri in cui per prima cosa bisognerà risolvere innanzitutto l'enigma clausola. Fin qui sono arrivate informazioni decisamente differenti: c'è chi parla di 10 milioni, chi si spinge fino a 30. La forbice, va da sè, è decisamente ampia. La prima ipotesi renderebbe l'affare percorribile, la seconda molto ma molto meno, visti anche gli investimenti negli altri ruoli.
Non basta, perché Morata oggi si porta a casa uno stipendio da 9 milioni a stagione (7 più bonus). Una cifra che il Milan non può permettersi e che andrebbe ridotta parecchio, almeno a quota 5,5, vale a dire quanto corrisposto a Leao. Tanto più che l'attaccante dell'Atletico Madrid non potrebbe nemmeno usufruire del Decreto Crescita. Insomma, se effettivamente la trattativa dovesse cominciare settimana prossima, i temi sul tavolo non saranno pochi.
Va detto che la sensazione è che questo nuovo Milan riparta più o meno senza limiti. O, per dirla meglio, non ha un budget mercato così definito e definitivo. Per capirci, si lavorerà sì con i soldi che verranno incassati dalle cessioni, ma si farà comunque tutto il necessario per garantire a Stefano Pioli una squadra competitiva. E se questo dovesse significare andare un po' oltre alla cifra prevista, e mai comunicata, per il mercato, sarà fatto. E' un anno zero, in tutto, e un sacrificio economico è messo in preventivo.