L'addio di Gattuso apre a diversi scenari per il ruolo di allenatore rossonero
Ivan Gazidis ha pigiato il piede sull'acceleratore. Domenica sera, poco dopo il 90' di Spal-Milan, aveva fatto sapere che nei giorni successivi avrebbe analizzato la stagione per prendere le decisioni per far crescere il club. I giorni sono poi diventati uno, ieri, quando il tassello relativo a Gennaro Gattuso ha seguito quello relativo a Leonardo. Per il nuovo allenatore, invece, ci sarà da mettere per un po' in folle, anche perché prima - o contemporaneamente - va deciso il nuovo assetto dell'area tecnico-sportiva (senza dimenticare la situazione di Paolo Maldini).
Al momento il favorito, 60% delle percentuali, è Simone Inzaghi, che non ha ancora trovato la quadra con Lotito e ora vede aprirsi una concreta possibilità di approdare in rossonero. Il presidente biancoceleste ha in testa un nuovo ciclo triennale ma il tecnico ha un solo anno di contratto e non ha ancora sciolto le riserve sul rinnovo. Conosce la Serie A, è reduce dalla vittoria in Coppa Italia e sa dare un'identità alla squadra: Inzaghi sembra il nome giusto per il nuovo Milan.
Il possibile, probabile, arrivo di Luis Campos, attuale ds del Lille, porterebbe invece a Leonardo Jardim: i due hanno già lavorato insieme dal 2014 al 2016 al Monaco ponendo le basi dello scudetto, conquistato la stagione successiva. Un profilo adatto a gestire giocatori di sicura prospettiva ma anche per costruire un gruppo in grado di generare pesanti plusvalenze (come accadde, per esempio, con i vari Bakayoko, Bernardo Silva, Fabinho, Mendy e ovviamente Mbappé). E poi continuerebbe nel solco tracciato da Gazidis, quello di puntare su figure internazionali piuttosto che un allenatore italiano. Questo scenario però è stato gelato dal presidente del Monaco Oleg Petroc che si è affrettato a dire che l'allenatore portoghese siederà sulla panchina monegasca anche nella prossima stagione.
Non è comunque da escludere nessuna pista, compreso quel Christophe Galtier che allena proprio il Lille. Rimanendo a casa nostra, nelle scorse settimane si erano fatti i nomi di Di Francesco (libero da impegni) e Marco Giampaolo vista la fumata grigia nel vertice con Ferrero (e a quel punto ci sarebbe un virtuale scambio con Gattuso alla Sampdoria). Fino a un nome ad oggi imprevedibile ma da non scartare a prescindere: Massimiliano Allegri. Una garanzia per la società, una sorta di rivincita per l'allenatore ma anche una buona soluzione per molti tifosi rossoneri che, nel tempo, si sono dovuti ricredere sull'ex allenatore della Juventus.