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Scadenze e riscatti: il Milan "svuota" gli armadietti

Senza Champions la rosa sarà sfoltita e ridimensionata. Da Montolivo a Bakayoko, ecco chi può lasciare Milanello

30 Apr 2019 - 11:28

Nel futuro del Milan ci sono molti punti interrogativi, dal nome dell'allenatore alla eventuale partecipazione alle coppe europee. Poi l'altro grande dubbio, quello relativo ai margini di movimento consentiti dal Fair Play Finanziario. In attesa di sapere quali potranno essere i nuovi arrivi, in casa rossonera ci sono già le idee abbastanza chiare su quelle che saranno le partenze. E alcune di queste saranno rese indubbiamente più indolori dalle scadenze di contratto.

Nella rosa attuale ci sono cinque giocatori che il 30 giugno saranno liberi: Riccardo Montolivo (2,5 milioni annui), Andrea Bertolacci (2 milioni), José Mauri (1,4 milioni), Cristian Zapata (1,7 milioni), Ignazio Abate (2,3 milioni). Un "grazie e arrivederci" a questi cinque giocatori consentirebbe un risparmio sul monte ingaggi (già ridimensionato con il passaggio dai 9,5 di Higuain ai 2,5 di Piatek) di 9,9 milioni di euro netti, che al lordo diventano circa 20. Di questi giocatori, solo Zapata e Abate hanno qualche possibilità di rinnovo, poche per il colombiano e pochissime per l'italiano. 

Ci sono poi giocatori sui quali si stanno facendo ragionamenti molto attenti. Il primo è Tiémoué Bakayoko, che rappresenterebbe un dubbio anche in caso di qualificazione per la Champions, figuriamoci senza. Bakayoko costerebbe 35 milioni di riscatto e guadagna 3,5 milioni. Operazione molto onerosa in epoca di fair play finanziario e sulla quale il club rossonero è deciso a dire "no grazie" anche perché dal Siviglia tornerà André Silva, per il riscatto del quale erano state appositamente fissate cifre identiche a quelle necessarie per il francese. Da vedere anche la posizione di Samu Castillejo, che è in prestito oneroso a 3 milioni con obbligo di riscatto a 15 (stipendio 1,5) ma che il Milan potrebbe voler ridiscutere a fine stagione. Oggetti di attenta valutazione saranno anche Strinic (2 milioni a stagione) e Antonio Donnarumma (1 milione a stagione), che difficilmente resteranno. 

Chiaramente dopo questa "cura dimagrante" sarà necessario anche mettersi a un tavolo e preparare una strategia per costruire la nuova squadra, che dovrà tenere conto di alcuni tetti salariali e dovrà rientrare nei parametri richiesti dall'Uefa. Il Milan si è giocato un discreto bonus con le due operazioni importanti compiute a gennaio su Piatek e Paquetà, quindi dovrà fare grande attenzione al budget da utilizzare la prossima estate. Non si può sbagliare un colpo, Leonardo e Maldini lo sanno benissimo.

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