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L'INTERVISTA

Udinese, Lucca: "Che piacere l'interesse del Milan. Il rigore di Lecce? Non l'ho fatto per soldi"

L'attaccante torna sull'episodio del penalty rubato a Thauvin: "Sono un attaccante e vorrei sempre fare gol". Poi sui rossoneri: "In camera avevo il poster di Ibra..."

12 Mar 2025 - 12:34

A gennaio si è parlato molto dell'interesse del Milan per Lorenzo Lucca, poi i rossoneri hanno comprato Gimenez e l'attaccante nato nel 2000 a Moncalieri è rimasto a Udine, ma a circa due mesi dall'arrivo a Milano del messicano c'è chi si chiede dove sarebbe oggi il Diavolo se avesse scelto il centravanti azzurro, che in questa stagione in Serie A ha segnato quanto Lautaro e Lukaku: "Sono contento del mio rendimento e dell’aiuto che do alla squadra - ha dichiarato Lucca in una lunga intervista al Corriere della Sera - Ma non mi sento appagato, voglio migliorare ancora".

L'obiettivo per il futuro è quello di "vestire più spesso la maglia azzurra e andare al Mondiale" e per farlo Lucca sogna l'approdo in una grande squadra ("Del resto, chi non punta a una big?"), che nell'ultimo mercato di gennaio è sembrato molto vicino: "Leggo poco i giornali per non farmi distrarre. L’apprezzamento di una società così grande come il Milan mi ha fatto piacere, ma ho cercato di non perdere il focus sul mio percorso  - ha dichiarato Lucca, che ha svelato anche un retroscena - Da piccolo in cameretta avevo il poster di Ibrahimovic".

Udinese: Lucca litiga coi compagni per un rigore

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© Getty Images
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Nel corso della sua intervista, Lucca è tornato anche sull'episodio del rigore scippato a Thauvin sul campo del Lecce: "Durante le partite c’è tanta adrenalina, io ero su di giri, in quel momento mi sono sentito di andare sul dischetto e l’ho fatto. Ho segnato e abbiamo portato a casa i tre punti. Non l'ho fatto per il bonus del decimo gol - ha aggiunto - mi sarei comportato allo stesso modo anche se fosse stato l’11° o il 12°. Volevo segnare e basta". Ma il rigorista non era lui... "Sono un attaccante e come tale vorrei sempre fare gol. Se non segno, sono di cattivo umore tutta la settimana. Se vuol sapere se ho rovinato l’equilibrio del gruppo le rispondo di no. Tutto è tornato come prima".

Poi sono arrivate le scuse sui social ("Volevo essere un duro però, da solo, non sono nessuno"): "È stata una mia idea. Poi, prima della successiva gara con il Parma, ho parlato con il mister e ci siamo chiariti. Ci siamo detti che non era successo niente e la sostituzione che era avvenuta a Lecce, dopo il rigore, non era una punizione. Mi ha ribadito che in caso di penalty nonostante anche io fossi rigorista, Thauvin aveva la priorità. Poi, certo, quello show di Lecce ce lo saremmo potuti evitare".

Il rapporto con Runjaic? "Ci ha dato una grande mano, eravamo reduci da una stagione durante la quale ci siamo salvati nelle ultime giornate. Ma nell’estate scorsa ci hanno raggiunto giocatori che ci hanno permesso di alzare il livello come Alexis Sanchez e Ekkelenkamp. L'obiettivo dell'Udinese? Provare a prendere le squadre sopra di noi. La classifica si è accorciata, vediamo dove saremo prima della sosta".

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