Per il belga, licenziato dall'Anversa, il futuro potrebbe essere ancora nel club rossoblù cui è rimasto sempre legato
di Federico Mastria© Getty Images
Calcisticamente Radja Nainggolan è un family man. Da sempre il Ninja conserva un legame forte per tutti gli ambienti che lo hanno coccolato. In Italia le sue città adottive sono due, Cagliari e Roma, Piacenza e Milano sono decisamente in secondo piano. È un cuore giallorossoblu quello di Nainggolan e così quando la seconda patria chiama la risposta del Ninja è sempre affermativa. Nainggolan di nuovo in Sardegna: la saga potrebbe presto regalare all’appassionato tifo rossoblu il quarto capitolo di una lunga infatuazione.
Una vecchia volpe come Claudio Ranieri, altro amore dei cagliaritani, è pronto a buttar dentro al suo pentolone l’ingrediente più spicy per rendere magica la pozione. Il 4 gennaio il Ninja concluderà la sua avventura all’Anversa per accasarsi da svincolato nella piazza per lui più stimolante con Cagliari in pole position. La metà stagione di inizio 2021, ultima esperienza isolana del Ninja, racchiude anche il suo ultimo gol rossoblù, decisivo per strappare proprio a Ranieri il 2-2 in casa della Sampdoria. Il Cagliari si salva, lui retrocede, si fa per dire, tornando in Belgio, una volta liberato dall’Inter, senza trovare ad Anversa la confort zone nonostante un club terzo in Jupiler League grazie anche al suo contributo. Un contributo esauritosi a metà ottobre, messo fuori rosa da Van Bommel per aver fumato in panchina. Un colpo alla Nainggolan da classificare tra i difetti di un personaggio al quale non mancano però i pregi, in primis quel senso di appartenenza e quel piede, spesso magico, che se stimolati a dovere sono in grado ancora oggi a 34 anni di fare la differenza.