Il Pallone d'Oro del 2006 ha lanciato la propria candidatura a guidare i partenopei in caso di esonero del toscano
La situazione in casa Napoli continua a essere tesa dopo la pesante sconfitta con il Torino e le voci di un possibile addio di Walter Mazzarri appaiono tutt'altro che placate. Nonostante la smentita riguardante le dimissioni, c'è chi pensa già al domani e si fa avanti per sostituirlo come Fabio Cannavaro. Dopo l'esperienza al Benevento, il Pallone d'Oro 2006 si è detto pronto a prendere le redini della squadra che l'ha lanciato: "Io profeta in patria? Sarebbe anche ora, eh! Mi pare il caso, io sono pronto".
Come succede in questi casi, è sempre necessario fare i conti con l'oste che nello specifico porta il nome di Aurelio De Laurentiis. Come rivelato da Cannavaro in un'intervista a Tuttosport, non ci sono stati contatti con il numero uno dei partenopei che però potrebbe ripensarci nelle prossime ore: "A decidere è il presidente e, onestamente, non mi sono arrivati messaggi in tal senso - ha confessato l'ex difensore di Inter e Juventus -. L’unico contatto reale, concreto, è stato con i turchi del Besiktas. Alla fine però, proprio qualche giorno fa, hanno optato per Fernando Santos, l’ex ct del Portogallo".
Cannavaro ha analizzato anche le motivazioni della debacle degli azzurri, dimostrando di aver ben chiaro i punti su cui lavorare in caso di un possibile approdo al posto di Walter Mazzarri: "Al Napoli la situazione è molto difficile: il dopo Spalletti, tecnico straordinariamente meticoloso, non ha funzionato. E sono pesate anche le ulteriori partenze di Kim e Giuntoli. Ventidue punti in meno rispetto a un anno fa sono un’enormità, i tifosi rabbiosi..." ha concluso il capitano dell'Italia 2006.