Il presidente del Napoli, scottato dai tre allenatori di questa stagione, ragiona su ogni dettaglio del contratto da proporre a Conte
Antonio Conte non vede l'ora di tornare ad allenare, è carico come ha riferito qualche ora fa il suo vice Stellini, a maggior ragione visto che sa ci sono squadre disposte ad accontentarlo. Tra queste, ormai è noto, in prima fila c'è il Napoli visto che è il pallino di Aurelio de Laurentiis che sta valutando ogni aspetto di un'operazione che ridarebbe entusiasmo all'ambiente e sarebbe un importante mattoncino per ricostruire in fretta tutto ciò che di bello si è distrutto dopo lo scudetto della scorsa stagione. Secondo Alfredo Pedullà questa volontà si è concretizzata sabato scorso, in un incontro tra Napoli e Conte dove si è parlato di cifre (stipendio da 6,5-7 milioni più 2 di bonus): non siamo ancora alla stretta finale ma è un passaggio significativo per le velleità di AdL.
D'altronde tra gli aspetti considerati non può non essere in prima fila quello economico, a maggior ragione dopo un'annata in cui De Laurentiis ha dovuto pagare tre allenatori (Garcia, formalmente sotto contratto fino al 2025 ma con un'opzione che dovrebbe far concludere l'accordo a fine giugno; Mazzarri e Calzona con cui l'accordo scade tra un mese e mezzo).
L'ex ct azzurro aveva fatto sapere a ogni sua pretendente - Milan compreso - che le pretese economiche filtrate negli ultimi mesi sono inesatte: vero che al Tottenham, tra fisso e bonus, guadagnava oltre 15 milioni di euro ma il tecnico sa benissimo che in Serie A sono cifre fuori parametro e non a caso Stellini ha specificato come conti il progetto, più che lo stipendio.
L'ingaggio, stando al Corriere della Sera, è comunque solo una parte del mosaico: il nodo sul tavolo di AdL è più che altro su una eventuale separazione anticipata, visto quanto si è scottato quest'anno. E allora potrebbe proporre a Conte una buonuscita concordata in caso di mancata qualificazione Champions e dunque di divorzio tra le parti.
In ogni caso il fatto che si ragioni già su questi dettagli e questi scenari fa capire come il Napoli punti forte su questa opzione, anche perché sia Pioli che Gasperini - le prime due alternative - ora sono in standby: il primo ha detto che si confronterà col Milan solo a fine stagione (e quindi solo allora si capirà se riuscirà a liberarsi subito dal contratto coi rossoneri o meno) mentre il secondo ha ancora un finale di annata tutto da vivere senza contare che c'è il timore che possa usare la sponda Napoli per spuntare un miglior accordo nel caso di un rinnovo con l'Atalanta.