A Dimaro il presidente poi glissa sulla trattativa Psg-Osimhen e non risponde alle domande sul mercato
Dopo un arrivo in sordina e qualche visita sul campo per osservare da vicino la squadra e il lavoro di Antonio Conte, Aurelio De Laurentiis si è preso la scena nel ritiro di Dimaro scherzando allo store con i tifosi del Napoli e parlando della stagione che sta per iniziare. "Le stagioni sono tutte difficili, anche dove comunque esiste la buona fede - ha detto il presidente azzurro -. E' bello ricominciare con questa semina, dove niente è scritto". "C'è una bellissima canzone della Mango, che si chiama 'La Noia' - ha aggiunto, chiedendo anche un po' di pazienza ai supporter -. In questo caso però non ci si può annoiare perché niente è scritto. Bisogna riseminare e ripartire. La semina e i germogli dipendono anche dal tempo".
"Non c'è un copione scritto, solo nei film il copione si può prevedere e c'è una sceneggiatura - ha continuato AdL -. Nel calcio il copione non è mai scritto: lo scrivono i calciatori, le società e i tifosi". "E' bello, ma bisogna sapersi abituare e convivere con tutto questo - ha proseguito il patron azzurro -. Nel calcio chi arriva secondo sembra un fesso". "Potevo arrivare 20esimo, eppure anche chi arriva secondo sembra un fesso - ha continuato parlando della percezione dei risultati da parte dei tifosi e degli addetti ai lavori -. Quindi siamo 19 fessi e un solo vincente. Tutti devono competere e metterci la 'cazzimma'".
Infine no comment sulla trattativa in corso col Psg per il trasferimento di Osimhen. Interpellato sulle mosse di mercato azzurre, il presidente ha preferito infatti non rispondere dribblando le domande sulla possibile cessione dell'attaccante nigeriano.