Posizioni distanti ma non troppo tra il capitano e il Presidente, c’è anche l’ipotesi nulla di fatto
Il rendez vous è fissato a cominciare dal 5 agosto quando Insigne, a Castel di Sangro per la fase tre del ritiro del Napoli, avrà il faccia a faccia con il Presidente De Laurentiis. Il tema del rinnovo del capitano, contratto in scadenza a giugno 2022, è stato argomento forte anche a Dimaro con Spalletti a spendere belle parole per Insigne a dire che servono calciatori forti dalla trequarti in su per vincere, a ripetere in continuazione che serve una squadra forte. Tradotto: Insigne, come Koulibaly e Osimehn sono punti saldi del progetto dell'allenatore.
De Laurentiis-Insigne posizioni distanti, ma non distantissime. Il capitano ha un ingaggio da 4,6 milioni, più di lui guadagna solo Koulibaly, e chiede che gli venga riconosciuto un aumento. Del resto a 30 anni ha fra le mani l'ultima occasione per strappare un rinnovo contrattuale di livello. La strategia del Presidente è invece diretta ad abbassare il monte ingaggi. Come del resto quella del mercato: si baserà sull'autofinanziamento. Nessuna spesa folle viste le perdite economiche dovute alla pandemia.
Di certo c'è che Insigne, il capitano sta per cominciare la decima stagione di fila in maglia azzurra, non intende lasciare il Napoli. E allora tra la possibilità di una conferma o quasi dell'attuale ingaggio spalmato però su una durata contrattuale più lunga tipo 4 o 5 anni, si fa largo sempre più inistentemente anche l'ipotesi del nulla di fatto. Spieghiamo: niente rinnovo, ma nemmeno cessione del calciatore, un altro anno vissuto insieme e possibilità di un nuovo appuntamento più avanti, quando i fatturati del club potrebbero essere migliorati, quando la stagione agonistica del Napoli sarà più chiara.
Intanto il tormentone Insigne va avanti con posizioni distanti ma non distantissime.