Il Psg vuole inserire una contropartita ma il Napoli vuole i 130 milioni di cash, resta aperta la pista araba. Al suo posto Lukaku
Mentre i primi allenamenti stagionali si svolgono a singhiozzo, attorno a Victor Osimhen si muove il mercato, sebbene a velocità molto ridotta rispetto a quanto desidererebbe il Napoli. Perché è vero che il Paris Saint-Germain ha confermato l'interesse per il nigeriano, considerato l'erede perfetto di Kylian Mbappé, ma i parigini non sono andati molto oltre e non hanno ancora recapitato un'offerta ufficiale a De Laurentiis. Oltretutto Al-Khelaifi non vorrebbe sfondare quota 100 milioni, e per questo ha proposto di inserire nell'affare Soler, Mukiele o Kang-in Lee (nomi che non scaldano Antonio Conte), mentre il club azzurro vuole l'intera clausola da 130 milioni cash.
Resta aperta la strada che porta all'Arabia Saudita, con l'Al Ahli di Firmino, Kessié e Demiral che sinora non ha fatto breccia nel cuore di Osi, ma che ha la potenza economica per convincere sia club che giocatore. Il Napoli dal canto suo non vorrebbe iniziare la seconda parte del ritiro (a Castel di Sangro il 25 luglio) con il caso ancora aperto e dunque si è dato una decina di giorni per risolvere il rebus.
Anche perché sono molto chiare le idee sul sostituto del nigeriano: Romelu Lukaku, per il quale è già previsto un investimento di 25-30 milioni di euro, che ha già fatto sapere al Chelsea di voler tornare agli ordini di Conte.