Dalla porta all'attacco, tutti i reparti sono da completare con un budget molto limitato
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La rottura con Lukaku scompagina certamente i piani di mercato dell'Inter. In entrata, almeno. In uscita invece si procede più o meno spediti così come prefissato. E allora il primo sulla lista dei partenti resta Onana. Diciamo che la bufera scoppiata nelle ultime 48 ore ha solamente spostato l'attenzione, ma di certo non ha interferito nella trattativa con il Manchester United per il portiere camerunese: come noto da giorni, all'Inter finiranno almeno 55 milioni di euro, con Onana che otterrà il via libera al trasferimento (non richiesto ma accettato) all'inizio della settimana. Lunedì i saluti alla Pinetina, poi il volo per l'Inghilterra così da poter svolgere le visite mediche in tempo per potersi poi aggregare alla squadra in partenza mercoledì per la tournée nel Stati Uniti.
I soldi incassati serviranno per proseguire un mercato in entrata che, si diceva, è stato completamente sconvolto dal caso Lukaku. In primis servono due portieri. Con Sommer c'è un accordo di massima, per strapparlo al Bayern servono i sei milioni della clausola, l'Inter vorrebbe provare a discutere una rimodulazione dei termini del pagamento coi bavaresi. Se il portiere svizzero non cambia idea, sarà lui il primo acquisto del post-Onana. Ma finché tutto non sarà ratificato non si può dire che l'affare sia chiuso. Poi c'è sempre l'interesse per Trubin, operazione fattibile ma solo a certe condizioni, ovvero 10-12 milioni, più bonus e minima percentuale sull'eventuale rivendita. Se lo Shakhtar dovesse insistere nel chiedere 20 milioni, il club nerazzurro cambierà obiettivo: il piano C porta ad Audero. Il tutto perché i soldi della cessione di Onana devono finanziare anche l'acquisto di una nuova punta, con tutte le difficoltà del caso. Senza scordare che al 16 luglio all'Inter non mancano solo due portieri e l'attaccante di peso, ma per completare la rosa servono anche un centrale (numericamente va sostituito Skriniar), un centrocampista (da riempire la casella lasciata libera da Gagliardini) e un esterno destro (per il mancato riscatto di Bellanova). Questo al netto di altre possibili cessioni, come quelle di Gosens o di Correa, due nerazzurri che (non è un mistero) sono sul mercato. Insomma, tra tanti interrogativi oggi c'è per lo meno una certezza: a Marotta, Ausilio e Baccin non mancherà certo il lavoro nel prossimo mese e mezzo. Con un budget, però, alquanto risicato.