I nerazzurri lavorano anche in prospettiva, i bianconeri piazzano due colpi "a sorpresa". Bene la Roma, il Milan poteva fare di più. Al Napoli non riesce il pokerissimo
di Enzo PalladiniChiuso anche il calciomercato di gennaio 2024, movimentato in termini numerici, caratterizzata da poche operazioni onerose, i soliti prestiti con diritto di riscatto. Per molti c’è stato un ritocchino (Inter, Juventus, Milan) nei reparti dove mancava qualcosa, per altri è stata una mezza rivoluzione, come è avvenuto al Napoli che ha cambiato modo di giocare. Un mercato senza nomi stratosferici, adesso parola al campo. Ecco le pagelle.
ATALANTA 6
Il grande merito è quello di non aver mai vacillato di fronte ai segnali della Juventus, che avrebbe preso Koopmeiners e si sarebbe se mai anche accontentata di Ederson. In entrata, l’innesto di Hien è stato fatto giusto in tempo per non lasciarlo andare da altre parti. Ma forse il vero acquisti sarà El-Bilal Touré, strapagato in estate e mai visto all’opera in nerazzurro.
BOLOGNA 6,5
Gli acquisti di Giovanni Sartori, se non incappano in qualche incidente di percorso, sono sempre abbondantemente sopra la sufficienza, così bisogna fidarsi di lui per valutare gli arrivi di Castro, Ilic e Odgaard. Sarebbe stato facile mettere all’asta Zirkzee, invece l’olandese continuerà almeno fino a fine stagione a incantare tutti con la maglia rossoblù addosso.
CAGLIARI 5,5
La posizione di classifica suggeriva forse qualche intervento più tempestivo, viste le opportunità che c’erano in giro. Le ultime due sconfitte in campionato hanno spinto Giulini a muoversi ma l’entusiasmo di Gaetano potrebbe anche non essere sufficiente per risalire, certo, se Mina tornasse quello che era una volta, si trasformerebbe in un grande acquisto.
EMPOLI 6
Il “veni, vidi, vici” di Zurkowski da solo basterebbe per fare i complimenti a un club che con l’arrivo di Nicola in panchina è tornato a sperare dopo un lungo periodo di oscurità. Restano da capire le altre due scommesse, Cerri e Niang: se l’italiano prima o poi potrebbe davvero stare bene ed esplodere, il francese ha buttato troppe opportunità e rilanciarlo sarebbe un capolavoro.
FIORENTINA 7
Ci vuole coraggio per prendere i giocatori spendendo soldi e merita alta considerazione il tentativo di portare Gudmundsson in viola, sia pure non riuscito. Merito è anche quello di aver capito che Nzola non basta, puntando sul Gallo Belotti. E sulla bancarella del Verona, Faraoni non era il pezzo più pregiato. Però serviva a Italiano ed eccolo arrivato.
FROSINONE 6
Nel mercato estivo, Angelozzi aveva usato fantasia e diplomazia, andando a pescare ragazzi dalla Juve, dal Bayern e dal Real Madrid. Qualcosa è andato bene e qualcosa meno, infatti a gennaio è andato sull’usato sicuro, tipo Bonifazi e Valeri. Adesso l’obiettivo è riprendere la linea delle prime giornate, quando si parlava di una delle rivelazioni.
GENOA 6,5
Visto che era diventato impossibile trattenere Dragusin dopo la strepitosa prima parte di campionato, complimenti al Genoa che ha preso tutti gli euro richiesti. Vitinha è un giocatore che può dare delle soddisfazioni se sta bene, Bohinen è un buon mestierante, gli altri nuovi arrivi sono un po’ da scoprire non avendo un curriculum importante.
INTER 7
L’importante è capire gli errori e correggerli, per questo si chiama “mercato di riparazione”. Che prendere Cuadrado fosse un errore più o meno si era capito, però Marotta e Ausilio lo hanno sostituito con un esterno di prospettiva come Buchanan, approfittando di questo gennaio anche per assicurarsi a costo zero Taremi e Zielinski per l’anno prossimo.
JUVENTUS 7
“Non facciamo niente”: ci avevamo quasi creduto. Invece Giuntoli ha piazzato i suoi soliti colpi da maestro, soffiando Tiago Djalò che si era promesso all’Inter per la prossima stagione e completando nottetempo l’operazione Carlos Alcaraz. Allegri si è così garantito un jolly prezioso per il centrocampo, proprio dove c’era bisogno di rinforzi. E sono arrivati due giovani di prospettiva come Adzic e Pedro Felipe.
LAZIO 5
Il voto si ispira allo stato d’animo della tifoseria biancoceleste, che si aspettava qualcosa in questo gennaio dopo l’inizio complicatissimo di stagione. E invece zero acquisti, con anche la ciliegina della beffa dell'affare Kent saltato all'ultimo.
LECCE 6
Ha venduto Strefezza nel miglior modo possibile e l’ha sostituito con Pierotti: se è una scelta di Corvino ci si può fidare al cento per cento. La rosa di D’Aversa è abbastanza assortita, fino al penultimo giorno sono stati fatti tentativi per un attaccante esterno in più, salvo poi lasciare tutto com’era, con l’obiettivo-salvezza alla portata dei giallorossi.
MILAN 5,5
In estate aveva meritato un voto molto alto, che poi il campo ha confermato solo in parte anche a causa degli infortuni. Ci si aspettavano almeno altri due colpi dalla dirigenza rossonera, che si è invece fermata al rientro di Gabbia e all’innesto di Terracciano, rinunciando a sostituire Krunic che ha coronato il suo sogno di giocare in Turchia.
MONZA 6,5
Si vede che ragiona da grande squadra pur essendo solo al secondo anno di serie A. Poteva monetizzare la rinuncia a Valentin Carboni e non l’ha fatto, ha inserito in attacco Djuric che non è un superbomber ma un faticatore delle aree avversarie. E ha portato a casa, insieme a Daniel Maldini, anche la speranza Popovic e uno dei giocatori più in forma del momento, Zerbin.
NAPOLI 6,5
Di operazioni ne ha portate a termine quattro, stoppando all’ultimo la quinta, quella che avrebbe portato Nehuen Perez in azzurro, forse il più utile in assoluto. Mazzocchi già visto all’opera ha fatto la sua dignitosa figura, adesso sono sotto osservazione Ngonge, Dendoncker e Traorè che arrivano da esperienze completamente diverse tra loro.
ROMA 7
Domanda: avrebbe comprato anche se fosse rimasto Mourinho? La risposta non ci sarà mai, però intanto è arrivato Baldanzi che è un talentino di prospettiva e può dare un po’ di brio a certe partite, mentre Angelino se torna ai livelli del Lipsia può essere un innesto davvero interessante, in attesa di rivedere alcuni infortunati lungodegenti.
SALERNITANA 6
Adesso la domanda d’obbligo è: come sta Jerome Boateng? Perché se è solo al 70% rispetto a quello che era qualche anno fa, diventa un acquisto da 7. In attesa di questa risposta, Pippo Inzaghi proverà a metterci ancora più entusiasmo per tentare la missione complicata di arrivare alla salvezza. Con Walter Sabatini ha di sicuro un alleato in più.
SASSUOLO 5,5
La squadra sta viaggiando al di sotto delle aspettative, ma soprattutto al di sotto della tradizione recente. Forse la situazione di classifica meritava qualche attenzione in più. Doig nel Verona ha dimostrato di essere un bel cavallo di fascia, ma Kumbulla viene da un periodo di inattività troppo lungo per dare garanzie assolute. Comunque i mezzi per salvarsi c’erano anche prima.
TORINO 6,5
“Buongiorno non si muove”. Detto, fatto. Solamente questo merita già una sufficienza convinta, perché si poteva anche lasciarsi tentare. Nelle ultime ore poi è arrivato anche un mezzo voto in più perché Okereke è una buona alternativa agli attaccanti titolari. Lovato non sarà quello che prometteva da giovane ma è un buon difensore, Masina va rivisto in campo.
UDINESE 5
La permanenza di Nehuen Perez è una delle poche notizie che Cioffi abbia ricevuto da questo mercato, in cui il club friulano è stato quasi immobile. In attesa di giudizio l’operazione su Pafundi, ex pupillo di Roberto Mancini, prestato al Losanna con un diritto di riscatto importante. Da capire come e se tornerà dall’esperienza svizzera, da capire anche come l’Udinese concluderà la stagione.
VERONA 5
Un turbinìo di giocatori in entrata e in uscita, sotto gli occhi di Marco Baroni che più o meno ogni giorno si è ritrovato di fronte uno o più volti nuovi nel gruppo di lavoro. La differenza è che i giocatori ceduti erano i migliori del gruppo, i nuovi arrivati sono giocatori tutti da scoprire e soprattutto da mettere insieme nel più breve tempo possibile.