Il tecnico dei Blancos lascia intendere che se ne andrà: anche Allegri tra i possibili successori
"Il mio futuro? Questa è una domanda molto noiosa, mancano due partite e non so cosa succederà. Può succedere di tutto, e io sto facendo il massimo. Poi ci sono momenti in cui devi restare e altri in cui devi andare via per il bene di tutti". Così Zinedine Zidane alla vigilia della sfida di campionato contro l'Athletic Bilbao, decisiva nello sprint con Atletico Madrid e Barcellona che assegnerà il titolo della Liga. "Ho ancora la stessa voglia di quando mi sono seduto per la prima volta sulla panchina del Real Madrid. Mi godo ogni momento in questo club".
Parole che tuttavia lasciano intendere, proprio nel giorno in cui cade la ricorrenza del suo gol più bello con la maglia del Real Madrid (15 maggio 2002, finale di Champions League contro il Bayer Leverkusen), che la sua permanenza sulla panchina dei Blancos sta ora volgendo al termine. Un addio che potrebbe così aprire le porte della Real casa madrilena a Max Allegri, accostato ripetutamente alla Juve ma in realtà ancora indeciso su quale strada intraprendere nel futuro più prossimo. Uno scenario suggestivo che potrebbe poi essere ulteriormente arricchito dallo sbarco a Torino, per il post Pirlo, proprio di Zinedine Zidane. Al momento, però, si tratta solo di suggestione. Tutt'al più di idee futuribile. Al momento, con due partite ancora da giocare e una Liga da contendere ai rivali di sempre, Zizou è concentrato sul presente. Il resto si delineerà chiaramente più avanti.