Dopo la magica notte di Tirana si pensa subito al futuro: il tecnico lusitano chiede almeno tre rinforzi di livello per rilanciare la rosa verso la Champions
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Nemmeno il tempo di digerire la vittoria in Conference League e Mourinho pensa già al futuro. Ieri Roma era invasa da centomila cuori giallorossi, che hanno seguito la squadra con la coppa per la città. C'è tanta fame nella Capitale e ora, con lo Special One in panchina, sembra che ci sia il condottiero giusto per tornare a calcare palcoscenici importanti. Proprio lui, il generale Mourinho, ha già in mente come alzare l'asticella per la prossima stagione. Iniziamo dagli obiettivi collettivi: arrivare più avanti possibile in Europa League (possibilmente in fondo) e centrare una delle prime quattro posizioni in campionato. Per seguire questo percorso è chiaro che l'organico deve essere infoltito con rinforzi di qualità ed esperienza. I Friedkin, dal canto loro, sembrano molto attaccati al progetto Roma. Le facce felici dopo la vittoria di Tirana sono eloquenti, le mosse del delisting in Borsa e del nuovo stadio fanno capire che la nuova proprietà c'è. Il rapporto con Mourinho, poi, è ottimo. Col budget giusto allora si può rivoluzionare e puntare a tornare nell'Olimpo del calcio europeo.
Iniziamo dal trionfo di Tirana. Nonostante la vittoria, fatta prevalentemente di carattere e giocate estemporanee, la squadra giallorossa ha mostrato ancora dei notevoli limiti sul piano del gioco. «Stiamo sistemando i conti e vogliamo acquistare grandi giocatori, di profilo internazionale», queste le parole dei proprietari texani. Proprio su profili di livello internazionale sarà basato il mercato estivo che porterà a Mou quella qualità che ora manca.
Al netto del ritorno di Spinazzola, che sarà il primo vero acquisto per il prossimo anno, per altro gratis, si inizierà rinforzando il reparto arretrato. Obiettivo numero uno è quel Marcos Senesi visto proprio sul prato dell'Arena Kombetare, dove ha messo in luce il pezzo pregiato del suo repertorio: mancino educato, ottimo per impostare dal basso, esattamente ciò di cui Mou sta andando a caccia.
A centrocampo servirà qualcosa in più. La priorità è Douglas Luiz in uscita dall'Aston Villa, dove è arrivato Kamara del Marsiglia. Dalla Premier, si sa, nulla arriva a poco, il cartellino del brasiliano, trovato in Brasile dal City e girato poi in prestito al Girona, costa circa 35 milioni, cifra che può essere abbassata visto il contratto in scadenza il prossimo anno. Altro obiettivo, inseguito senza successo lo scorso anno, è Granit Xhaka dell'Arsenal, il profilo di esperienza e qualità che la Roma cerca a centrocampo. Ma occhio anche a Matic, fedelissimo di Mou e perfetto interprete del suo gioco. Due profili di valore, ma entrati nella seconda metà delle loro carriere. La sensazione è che si punterà su uno dei due. É stato contattato anche Maxime Lopez, il folletto francese che ha stregato la dirigenza giallorossa per la sua mobilità e visione di gioco a centrocampo. Rimangono dei dubbi sulla sua struttura fisica, ma certamente rimane un obiettivo.
Il reparto offensivo è quello che ha più convinto quest'anno. Molto dipenderà però dalle permanenze di Zaniolo e Mkhitaryan. Sicuramente rimane forte l'interesse per il portoghese del Valencia Guedes. L'ex Psg porterebbe quella imprevedibilità e quel guizzo che manca all'attacco romanista. Il prezzo però è di quelli proibitivi, si parla di 40 milioni, trattabili. Un sacrificio che, però, i Friedkin potrebbero fare perché sicuri dei piani del loro condottiero.
Un piccola parentesi poi la merita il fronte delle cessioni. Mourinho non ha blindato nessuno, anche se tiene molto all'ossatura del gruppo. Zaniolo è stato caldamente invitato a rimanere, anche se potrebbero arrivare offerte irrinunciabili. Mkhitaryan ha già la valigia in mano direzione Milano nerazzurra. A centrocampo Cristante potrebbe assecondare il canto rossonero e trasferirsi anche lui a Milano, sponda rossonera. Veretout è in partenza sicura, per lui sull'uscio ci sono Napoli e Marsiglia. Darboe, Diawara, Villar e Mayoral sono fuori dal progetto e non ne faranno più parte in futuro.