L'attaccante argentino spiazzando tutti ha detto no all'Arabia: il ds Ghisolfi non molla comunque il costoso Danso
Mai una Joya, o forse una per la Roma. Paulo Dybala ha spiazzato tutti e dopo aver salutato compagni e staff a Trigoria il colpo di scena: la scelta di rimanere, il no all'Arabia e il post con quel "Ciao Roma, ci vediamo domenica" postato sui suoi canali social che ha fatto letteralmente impazzire i tifosi giallorossi. Dybala c'è, resta ed è pronto a vivere una stagione da protagonista all'ombra del Colosseo. Ma quasi sono i motivi che l'hanno spinto a rimanere? Tre gli aspetti che l'hanno convinto: l'amore della gente di Roma, i tifosi, che l'hanno mostrato dal primo giorno, il sostegno e la richiesta di rimanere da parte dei compagni di squadra e una trattativa che, per quanto l'avrebbe ricoperto di denaro, non era ben avviata e non convinceva nè il giocatore nè la società stessa.
Una scelta fatta con il cuore si, l'argentino ha sposato il progetto della Roma due anni fa e sente di non aver ancora dato tutto alla società che ha creduto in lui alla fine del suo percorso in bianconero, ma il giocatore si sarebbe trovato lontano dall'Europa, "in mezzo al deserto", sì con molti più soldi ma fuori dalle competizioni a cui tanto ambisce in una squadra con cui non condivideva a pieno il progetto futuro, a 30 anni con davanti ancora anni da giocare ad altissimi livelli. Un aspetto che sicuramente l'ha condizionato, insieme al pensiero della moglie Oriana e della mamma Alicia, non entusiaste di questa eventuale scelta. Inoltre la Joya non voleva lasciare Roma per i tifosi, per la gente e per i compagni di squadra, che hanno insistito tanto per fargli cambiare idea quando tutto ormai sembrava deciso, due su tutti Paredes e Soulé.
I Friedkin avrebbero risparmiato sull’ingaggio del numero 21 che, dopo 15 presenze (giocando almeno 45 minuti a partita) salirà ancora a 9 milioni a stagione. Ma non hanno accettato la proposta dell’Al-Qadsiah da 3 milioni, troppo bassa per cedere un giocatore come Dybala. Ora Ghisolfi deve tuffarsi sul mercato per rinforzare la rosa: De Rossi si attende quattro colpi, ed è da capire se la proprietà ridurrà il budget a disposizione del ds per andare a completare l'organico.
Servono ancora un terzino destro, un centrocampista, un esterno d'attacco e un difensore centrale. Proprio su quest'ultimo ruolo non sembrano essere cambiati i piani visto che sta proseguendo il pressing per Danso del Lens. Il 25enne, sul taccuino pure dell'Atalanta, ha detto sì ai giallorossi. C'è da trovare l'accordo con i transalpini che chiedono 25 milioni di euro netti: la Roma non si è tirata indietro (rigettata la prima proposta da 20 mln), segno che al momento i piani a Trigoria non sono cambiati. Stesso discorso per Assignon, in arrivo dal Rennes: nessuna marcia indietro, arriverà nella Capitale.
Sugli altri fronti Koné, Boga e Ngonge (possibile scambio con Zalewski) continuano a piacere, ma molto dipenderà dalle uscite visto che sono costosi: Smalling, Karsdorp, Bove, Abraham devono trovare un nuovo club al più presto. Troppo importante accelerare le uscite per accumulare un prezioso tesoretto da spendere entro il prossimo 30 agosto.