L'attaccante del West Ham in un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Ho sempre ragionato con il cuore e continuerò a farlo anche in futuro. Con Pellegrini ci siamo sentiti..."
"Nostalgia l'ho sempre avuta e sempre l’avrò. Però... Se dovessi tornare in Serie A, non sarebbe perché ho fallito in Inghilterra". Dopo essere tornato a giocare uno spezzone di partita a tre mesi dall’intervento al menisco, Gianluca Scamacca si sente pronto per la nuova stagione ("Per l’inizio del campionato sarò al top della forma. Se starò bene 20 gol li segno") e soprattutto per un ritorno in Italia e in particolare a Roma, che lo ha messo in cima alla lista degli obiettivi per sostituire l’infortunato Abraham: "Ho sempre ragionato con il cuore e continuerò a farlo anche in futuro. E sapete quali sono i due colori del mio cuore - ha dichiarato l'attaccante in un'intervista a La Gazzetta dello Sport - Ma adesso sono un giocatore del West Ham e, nonostante tutte le voci, anche qui mi trovo bene. Per me Roma è casa".
"E Totti, l’idolo da bambino - ha aggiuto l'ex Sassuolo - E quale giocatore al mondo non sognerebbe di essere allenato da Mourinho? Sono convinto che Mou mi stimolerebbe e con lui migliorerei ancora. Con Pellegrini ci siamo sentiti, è un amico: diciamo che ci abbiamo scherzato un po’".
Parole d'amore per i giallorossi che sembrano avvicinare molto il ritorno in Italia di Scamacca ("Non sarebbe un passo indietro per la mia carriera: il nostro campionato resta uno dei migliori"), che invece d ascoltare le sirene che arrivano dall'Arabia non ci pensa proprio: "È ancora troppo presto per me…. L’Arabia sta diventando una potenza. Ma adesso se vuoi lasciare il segno e provare a scrivere un pezzetto di storia devi giocare in Europa".
Se dovesse tornare nella Capitale però Scamacca non troverà Frattesi, che ha scelto il nerazzurro: "Sapevo che sarebbe andato all’Inter. Lui è una mezzala che si butta in area ed è fantastico negli inserimenti: la squadra di Inzaghi è ideale per lui".