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Nzonzi:"Posso giocare con De Rossi"

Il ds Monchi: "E' forte e può ancora migliorare"

16 Ago 2018 - 15:16

In casa Roma è il giorno della presentazione di Steven Nzonzi. "Spero di essere presto al top - ha spiegato - Non voglio dare una data ma spero di essere a disposizione il prima possibile. De Rossi? Sono in concorrenza con lui, ma posso anche giocarci insieme. Sentivo la necessità di una nuova sfida". Monchi lo esalta: "E' forte, lo conosco bene, so dove può arrivare. La squadra con lui diventerà più forte".

C’è molta curiosità, in carriera hai fatto molte cose. Che giocatore sei, che contributo pensi di portare alla Roma?
“Sono un centrocampista centrale, per quelle che sono le prerogative della posizione recupero palloni, gioco per la squadra e poi ogni centrocampista ha le proprie caratteristiche. Il mio obiettivo è dare il massimo per le mie capacità”.

Tra quanto credi di essere al top?
“Spero il più rapidamente possibile, le vacanze sono terminate, voglio pensare solamente alla Roma e mi sento bene. Lavorerò ed ho lavorato per essere al top fisicamente, non voglio dare una data ma spero di essere a disposizione il prima possibile”.

Hai sempre concorrenti di grande livello: in Nazionale Kanté, alla Roma De Rossi. Qual è la più difficile?
“Sono due grandi calciatori, non si possono paragonare, hanno grande esperienza e vinto tanto. Sono calciatori con i quali sono in concorrenza, ma con i quali credo di poter coesistere. Ad esempio con la Danimarca ho giocato insieme a Kanté. Vedremo se con De Rossi sarà concorrenza diretta o potrò giocare con lui, io ho ricoperto tutti i ruoli del centrocampo, ho giocato anche con il doppio mediano”.

Hai esordito a novembre 2017 con la Nazionale e da qualche settimana sei campione del mondo. Il ds del Siviglia non ha mai nascosto la tua volontà di voler andare via. E’ stato il titolo che ti ha spinto a cambiare la tua situazione?
“No, non è la vittoria della coppa del mondo che mi ha spinto a cambiare. A Siviglia ho trascorso tre anni bellissimi, ma sentivo la necessità di una nuova sfida e per questo sono qui in un grande club che mi farà crescere e voglio abbracciare questa nuova sfida in un grande club”.

L'obiettivo è fare meglio della scorsa stagione. Dove si può spingere questa Roma?
“La Roma ha fatto una grande stagione ma l’obiettivo è migliorarsi. L’obiettivo di un grande club come la Roma è vincere e spero di raggiungere cose importanti, certo è facile a dirsi ma più difficile a realizzarsi ma ci proveremo fino in fondo”.

Ci spieghi la storia dell’apostrofo? Sai che la Roma ha sempre giocato con il 4-3-3?
“Il mio nome è senza apostrofo, anche se qualcuno lo scrive con l’apostrofo normalmente è senza. Sul piano tattico io sono a disposizione della squadra e dell’allenatore, il compito del calciatore è di adattarsi alle necessità della squadra e dell’allenatore. Al di là dei moduli quello che conta è la disposizione tattica, dobbiamo adattarci è importante che ci sia una buona comunicazione tra i calciatori che scenderanno in campo, capire i dettami dell’allenatore ed avere un buon risultato in campo”.

Sei un centrocampista abituato ad aiutare la difesa o ti piace anche inserirti tra le linee? Come ti vedi nel centrocampo di Di Francesco?
"Sì come ho detto sono pronto alle necessità della squadra. E’ vero mi sento a mio agio davanti alla difesa, ma ho giocato in altri ruoli del centrocampo ed anche in posizioni più avanzate.E’ questioni di adattamenti, mi piace coprire tutti i ruoli del centrocampo, ma dipenderà anche dalle caratteristiche dei miei compagni di centrocampo. Sul tipo di giocatore che sono può parlare meglio di me chi mi ha visto giocare".

Monchi ti ha già voluto al Siviglia. Con lui hai vinto. Quale qualità del Monchi di Siviglia speri di ritrovare qui a Roma?
“E’ vero Monchi mi ha aiutato molto a Siviglia e come succede ovunque ci sono momenti straordinari e difficili. Monchi sa vincere, ha già vinto, arrivo in un nuovo club che spero di conoscere meglio al più presto. La cosa più importante è lavorare duro sul piano personale e collettivo e dimosrare con quello che si fa il campo”.

Soddisfatto del mercato?
"Il mercato finisce domani, manca ancora un giorno e rimane aperto anche quello in uscita. Stiamo finendo e si può fare già una valutazione. Sono contento, si può fare sempre meglio, ma abbiamo fatto quello che pensavamo. Fare un mercato veloce per avere la rosa pronta, i primi acquisti sono arrivati prima di iniziare il ritiro, poi è arrivato Olsen. In seguito abbiamo continuato a guardare le possibilità del mercato per migliorare. Quando uno fa quello che ha pensato deve essere contento. Tutti possono fare sempre meglio".

Nzonzi il primo acquisto a venire dal suo Siviglia. Cosa l’ha spinta a sceglierlo due volte?
"Ho fiducia in lui, penso sia forte. Lo conosco bene, so dove può arrivare. L’ho avuto due anni al Siviglia, per me è forte. La squadra con lui diventerà più forte. Allenarsi con De Rossi, Cristante, Pastore, Dzeko, può farlo diventare ancora più forte. Come ho detto prima, finita la prima parte del mercato abbiamo cercato di migliorare la squadra. Lui da uno step in più alla squadra".

Coric e Zaniolo possono partire?
"Siamo rimasti impressionati del loro livello. Siamo tanti a centrocampo, nel caso di Zaniolo dobbiamo capire se ci sta la possibilità di trovare una squadra in Serie A per farli migliorare. Pensavamo di aspettare 6 mesi, ma è già pronto per giocare".

Centrocampo straordinario, in attacco c’è solo un mancino. Pensate a un altro innesto?
"Ti ringrazio di essere contento degli acquisti, siamo in due. In alto a destro è il posto dove abbiamo più giocatori. Ci possono giocare in tanti, non so se c’è un altro ruolo dove possono giocare in così tanti".

Centrocampo straordinario, in attacco c’è solo un mancino. Pensate a un altro innesto?
"Ti ringrazio di essere contento degli acquisti, siamo in due. In alto a destra è il posto dove abbiamo più giocatori. Ci possono giocare in tanti, non so se c’è un altro ruolo dove possono giocare in così tanti".

Con Nzonzi è un cambio di strategia sul mercato?
"No, è sempre la stessa strategia della mia vita. Abbiamo preso tanti giovani, ho sempre lavorato allo stesso modo. Non credo che la strategia di una squadra come la Roma si possa basare solo sui giovani. Loro hanno bisogno di tempo e qui ce n'è poco. E’ buono avere giocatori giovani perché sono un investimento ma anche giocatori già fatti. Se prendo 10 giocatori, 6 sono giovani. Anche lo scorso anno ho fatto così. I giocatori forti costano. Anche noi abbiamo venduto uno di 31 anni a 38 milioni (Nainggolan ndr).

Gonalons verrà ceduto?
"Di lui posso solo parlare bene. Con Nzonzi c’è più competizione, dobbiamo parlare con lui ma non servono decisioni immediate perché il mercato in uscita non si chiude".

Dopo Malcom disse che sarebbe arrivato uno può forte. Come mai avete cambiato strategia?
"Non ti sembra più forte di Malcom un campione del mondo? Ho detto che avrei preso uno più forte e lui è più forte. Abbiamo anche altri giocatori più forti di Malcom. Dopo la pianificazione abbiamo iniziato a lavorare per migliorare senza pensare ad un ruolo definito. Malcom era forte, al di là della battuta di prima. Abbiamo cercato giocatori dello stesso ruolo e altre posizioni. Grazie alla voglia di Nzonzi e allo sforzo della società siamo riusciti a prenderlo".

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