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Via Dybala, Dovbyk e tanti altri: Gasp chiede la rivoluzione alla Roma, che pensa a Pioli

Il tecnico dell'Atalanta pensa a una squadra giovane e rivoluzionata, difficile da realizzare: i Friedkin sfogliano la margherita delle alternative

03 Apr 2025 - 23:23

"No, Gasperini non sarà il prossimo allenatore della Roma": così Claudio Ranieri, non più tardi di una settimana fa, chiudeva le porte all'arrivo in giallorosso dell'attuale tecnico giallorosso. Bugia bianca o verità? Un indizio che porta a pensare alla seconda strada lo lancia il Messaggero che ricostruisce quelle che sarebbero stato le richieste di Gasp alla Roma: una vera rivoluzione che prevede almeno sei cessioni, e tutte di un certo peso.

Dall'addio di Dybala a Dovbyk a Pellegrini sino a Hummels, Paredes e Shomurodov per poi prendere sei-sette talenti da plasmare per il suo gioco, il piano tecnico che aveva in mente il 67enne abbasserebbe di molto il monte ingaggi del club, cosa che non farebbe dispiacere ai Friedkin, ma allo stesso tempo costringerebbe a una sessione di mercato spumeggiante, pure troppo. "Chi arriverà sappia che non potremo fare follie per le prossime due sessioni" aveva aggiunto Ranieri, altra frase che si scontra con questo progetto. E allora il "no, Gasperini non sarà il prossimo allenatore della Roma" potrebbe proprio essere figlio del confronto con l'attuale tecnico dell'Atalanta e la consapevolezza che i due desideri, quello del club e quello dell'allenatore, mal si concilierebbero.

Il quotidiano romano dunque conferma come la pista Gasp sia complicata e rilancia i nomi di Sarri (non entusiasma la piazza, per usare un eufemismo) e Allegri (ha giurato di non avere avuto contatti coi giallorossi) oltre a quello di Stefano Pioli che intriga non poco Ranieri. Il suo passato laziale si lega a una frase che sor Claudio ha pronunciato recentemente "il nome del nuovo tecnico all'inizio potrebbe non essere apprezzato" ma allo stesso tempo l'ex Milan, oggi all'Al Nassr (ma si è già parlato di divorzio a fine stagione), ha un profilo di "normalizzatore" che si avvicina molto a quello dello stesso Ranieri, oltre ad aver allenato già grande piazze come Inter e rossoneri oltre ai biancocelesti. Pioli, tra l'altro, doveva già arrivare nel 2011 quando poi la piazza spinse per il no (arrivò Luis Enrique) e il suo nome era tra quelli più caldi per il post-De Rossi ma ormai aveva già preso accordi col club arabo.

Roma, tutti i nomi per l'allenatore della stagione 2025/26

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© IPA  | Sarà Maurizio Sarri? L'aver allenato la Lazio potrebbe giustificare la frase di Ranieri in conferenza
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