L'intesa con gli arabi prevede un ruolo di uomo immagine per ottenere la candidatura per la rassegna iridata nel 2030
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Duecento milioni di euro a stagione per due anni e mezzo di contratto fino al 2025. Quando, a quarant'anni, smetterà i panni di calciatore super vincente (cinque Champions tra i trofei nella sua bacheca personale) e super premiato (cinque Palloni d'oro) e vestirà quelli di uomo-immagine e ambasciatore per la candidatura dell'Arabia Saudita - insieme a quella di Egitto e Grecia - per ospitare i Mondiali del 2030. Un'intesa, quella raggiunta da Cristiano Ronaldo con l'Al Nassr, che porterà nelle tasche dell'asso portoghese un miliardo in totale fino appunto al 2030. Una cifra astronomica che ha convinto CR7 a smettere di inseguire un altro club europeo per giocare (e vincere) un'altra Champions e iniziare una nuova avventura calcistica.
Gli ultimi tentativi - come riporta 'Repubblica' - sono stati fatti con il Real Madrid dell'amico Florentino Perez e con l'Eintracht Francoforte ma senza l'esito sperato. E, secondo ESPN, Cristiano Ronaldo avrebbe incontrato più volte lo Sporting Kansas City, che gli avrebbe garantito un ingaggio molto vicino a quei 200 milioni che lo rendono il giocatore più pagato di sempre. Più del suo rivale di sempre Leo Messi (120 milioni tra ingaggio e sponsor) e di Kylian Mbappé (128). Duecento milioni l'anno, 16,6 milioni al mese, 3,8 milioni alla settimana, 550.000 euro al giorno, 23.000 euro all'ora, 385 euro al... minuto. Numeri da capogiro.