I petrodollari sauditi fanno razzia di campioni in Europa: impossibile competere con certe cifre
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Cifre inarrivabili, offerte non concorrenziali, fuori da quelle che dovrebbero essere normali logiche di mercato. Ma tant'è, in Arabia Saudita hanno deciso di investire milioni di petrodollari nel calcio ed è conseguentemente partita un vero e proprio tnetativo di razzia nel calciomercato. A meno di un no da parte dei giocatori corteggiati (Lukaku ad esempio) per un club europeo (a meno che si tratti di Psg o City, che sono però di proprietà araba) in queste condizioni è impossibile competere. Il caso di Kalidou Koulibaly è emblematico: l'Inter avrebbe voluto riportare in Italia il senegalese - inserendo la trattativa in quella che coinvolge anche Lukaku - ma al di là del no del Chelsea al prestito, l'intervento dell'Al Hilal ha cambiato totalmente gli scenari. Il club arabo ha deciso di puntare all'acquisto a titolo definitivo, permettendo ai Blues di rientrare dai 40 milioni di euro spesi un anno fa per strappare il difensore al Napoli, mentre al giocatore ha proposto un contratto monstre da 30 milioni di euro a stagione per tre anni.
Koulibaly non è però l'unico giocatore che da Londra potrebbe prendere il volo verso l'Arabia Saudita, perché se come detto Romelu Lukaku ha dato la priorità assoluta all'Inter, altri due giocatori del Chelsea hanno invece aperto la porta ai club sauditi: Edouard Mendy, portiere scaricato dai londinesi, è in trattativa con l'Al Ahli, contatti continui invece tra l'Al Nassr di Ronaldo e Hakim Ziyech, in passato corteggiato da Roma e Milan. L'Al Ahli sta portando avanti dialoghi per Riyad Mahrez, campione d'Europa con il Manchester City, e l'Al Hilal conta di poter chiudere nelle prossime ore il colpo Ruben Neves dal Wolverhampton in un affare da 55 milioni di euro. Senza scorsare il passaggio di Kantè all'Al Ittihad.