Il futuro dell'attaccante messo fuori rosa dai bianconeri mantiene rovente il clima mercato
Il campionato è iniziato, la Juve esordisce stasera con il Como, Federico Chiesa è, nei fatti, un disoccupato. Formalmente no, intendiamoci. Il contratto con i bianconeri è ancora in essere, ma la sua collocazione è chiara e i margini perché possa cambiare non ci sono: in bianconero è un "esubero". Per lui a Torino c'è spazio solo come indesiderato. E allora, in questa estate che volge al termine e che proprio in questi giorni ha conosciuto una salutare rinfrescata, è il suo futuro a tenere caldissimo il clima mercato. Difficile, per quanto in linea teorica probabile, che da qui al gong finale delle trattative non succeda infatti qualcosa e la situazione resti congelata, cristallizzando una separazione in casa controproducente tanto per il club quanto per il giocatore.
E allora? Allora si attendono le ore finali, come sempre convulse: Inter e Milan sono alla finestra, pronte per approfittare della situazione. Anzi, come detto chiaramente ieri sera a Pressing dal direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni "Chiesa vuole per certo Inter o Milan". E i due club milanesi vigilano. Ma, forse, in questo momento, a volerlo sono più i nerazzurri che i rossoneri: Marotta avrebbe già un accordo di massima per un nuovo colpo a zero a giugno 2025, ma c'è chi giura che 10/12 milioni siano pronti per essere investiti last minute, così da portare subito il giocatore ad Appiano. Restano però due nodi da sciogliere: il primo riguarda, in casa Inter, la situazione di Arnautovic e/o Correa, il secondo invece è tutto in seno alla Juve. Conviene veramente ai bianconeri rinforzare a prezzi da discount una concorrente/rivale?