L'ex calciatore dell'Udinese ha contestato la scelta di molti giocatori di accettare i contratti milionari offerti dall'Arabia Saudita
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"Il denaro è sempre stato un problema nel calcio professionistico, ma ora sta diventando più importante" ha affermato Silvan Widmer, capitano del Mainz, in merito alla nuova politica adottata dai club arabi, consistente nell'offrire immense quantità di soldi a calciatori di alto livello per attirarli nel proprio campionato. Prima Ronaldo, poi Benzema, ora pare Koulibaly: molti sembrano pensarla diversamente.
"Dobbiamo stare attenti che i giocatori non vengano spinti avanti e indietro come tessere del dominio. Non riesco a immaginare di giocare lì, nemmeno per 200 milioni l'anno" ha aggiunto l'esterno.
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Un pensiero controcorrente con quello che sembra essere più comune, ma che trova comunque appoggi nei fatti, con numerosi calciatori che hanno rifiutato cifre multimilionarie: Luka Modric è stato il primo, dicendo no a una mega-offerta da 200 milioni l'anno preferendo rimanere al Real Madrid, poi è stato il turno di Lukaku che ha rifiutato 50 milioni in due anni dall'Al Hilal, infine pare che anche Olivier Giroud abbia declinato la tentazione del Medio Oriente. Oltre, ovviamente, al gran rifiuto per eccellenza: quello di Leo Messi, che ha scartato i 400 milioni l'anno offerti sempre dall'Al Hilal per spostarsi negli Stati Uniti, all'Inter Miami dell'amico David Beckham.