Il pluricampione del mondo ha parlato dell'acquisizione da parte del colosso americano dell'intero pacchetto riguardante il Motomondiale
di Marco Cangelli© Getty Images
L'acquisto da parte di Liberty Media dell'intero pacchetto riguardante la MotoGp trova la piena approvazione in uno dei più grandi campioni della storia delle due ruote come Giacomo Agostini. L'ex pilota bergamasco ha approvato la scelta del colosso americano di rilevare per 4,2 miliardi di dollari il progetto appartenente a Dorna spiegando come ci potrebbe essere un salto in avanti, offrendo maggior spettacolarità di quanto già avvenuto con la Formula 1.
"Forse ci aiuta a diventare ancora più grandi. Non credo che la MotoGp si possa snaturare. Noi abbiamo più show rispetto alla F1, le due ruote ti fanno alzare sul divano. La Liberty media credo ci aiuti a essere ancora più importanti nel mondo. Sono molto professionali - ha sottolineato il pluricampione del mondo in un'intervista rilasciata a LaPresse -. Gli Usa vogliono le gare, prima se ne erano sempre fregati. La F1 ha acquisito tanto pubblico, 200-300 mila spettatori a Gp. La moto è ancora più spettacolo e dovremo averne di più. Stando vicini alla F1 quando si va a contrattare qualsiasi accordo, anche la MotoGp avrà più potere e verrà trattata come la F1, quindi dovrebbe migliorare".
Per il pluricampione del mondo non ci sono rischi di vedere il calendario allargarsi ulteriormente, tuttavia sarebbe necessario porre un freno alla tecnologia: "Sara' difficile, siamo arrivati a 21 Gp e sono già tanti, più di cosi' non ce la facciamo. Ci sono da considerare gli spostamenti e la messa a punto delle moto. Non si può certo fare un Gp ad ogni weekend - ha sottolineato Agostini -. Io chiuderei un po' tutta questa tecnologia perché altrimenti un giorno andremo con macchine e moto senza pilota, bisogna fermarla e dare ancora al pilota la responsabilità della vittoria. Queste moto con le ali le fanno diventare degli aeroplani, e noi non vogliamo andare in aereo. È questa la mia unica preoccupazione, ma già dal 2026 ci sarà un cambio del regolamento e si toglierà un po' di potenza. Non si deve togliere la bravura all'uomo".
Indipendentemente da come andranno le cose, la Dorna con Carmelo Ezpeleta rappresenterà un pilastro per la MotoGp perchè, secondo Agostini, il dirigente spagnolo "ha fatto e fa grandi cose, ha aiutato molto i team nella gestione, quando soprattutto erano in difficolta'"