Sensazioni opposte per i due candidati al titolo al termine della prima giornata di attività a Motegi
di Stefano Gatti"Sono estremamente soddisfatto. È andata molto bene fin da subito, questa pista si adatta al mio stile di guida. Gran lavoro da parte della squadra. Ho mancato l'ultimo time attack andando lungo in un delle ultime curve ma la strada è quella giusta. Motegi assomiglia a Spielberg come layout e a Jerez per quanto riguarda il grip. A me piace molto, mi piace frenare forte ed entrare forte in curva, e siamo migliorati molto nel corso della giornata. Secondo me era fondamentale riuscire a mettersi a lavorare subito sul passo. La soft andrà bene per la Sprint ma potrebbe calare molto nel finale. La media invece è la scelta giusta per il Gran Premio". Francesco Bagnaia punta al gradino alto del podio di Motegi al tramonto di una prima giornata archiviata con molte certezze personali e l'incognita-gomme, peraltro condivisa da tutti i suoi diretti avversari.
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Ne ha molte meno, di certezze, il leader della classifica generale Jorge Martin che chiude terzo la prequalifica ma è consapevole di non avere per il momento in tasca tutte le risposte ai suoi dubbi sulle gomme da montare sulla Ducati numero 89 nelle due gare di Motegi.
"La KTM va fortissimo nel time attack ma anche tutti noi con le Ducati. Sul passo gara invece sto soffrendo. Non mi trovo benissimo con l'anteriore, devo ancora mettermi a posto per sabato e domenica. Mi sono concentrato sulla soft: tutto ok per tre giri, poi cala e diventa tutto più difficile. Non c'è grip dietro, ma alla fine è uguale per tutti, sarà una situazione da gestire. Sul GP della domenica ci sono ancora tanti punti di domanda perché è una gara particolarmente lunga".
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Autore del miglior tempo delle prequalifiche, Brad Binder viene da qualche gara povera di particolari guizzi ed è un cliente temibile per tutti, soprattutto sul formato Sprint.
"Oggi è andata molto bene, nel primo turno delle prove libere le condizioni erano insidiose per via dell'asfalto un po' bagnato e un po' no. In prequalifica è andata molto meglio. Ho avuto solo un piccolo problema all’inizio, poi con gomme fresche ho potuto spingere e sono stato subito competitivo. Qui la KTM va sempre forte, dobbiamo mantenere questo trend di performance per puntare a fare gare di vertice. Ci serve un passo avanti in più. Mi baso sull’esperienza degli anni scorsi: penso che la gomma media sia la scelta obbligata per il Gran Premio, mentre spero ci sia la possibilità di rischiare la soft nella gara breve. Dipenderà molto dal meteo".
Il ko domenicale di Mandalika ha fortemente compromesso le chances di Marc Marquez di lottare con Bagnaia e Martin per il titolo. Per lo spagnolo (autore del secondo tempo della prequalifica) missione-vittoria praticamente obbligata sulla sua... ex pista di casa (nel senso della Honda).
"Giornata strana, ho cambiato la moto tre o quatto volte a causa di alcuni piccoli problemi. Nelle ultime due uscite abbiamo trovato la soluzione giusta e ho iniziato a migliorare, però ci sono ancora tante incognite sulla gomma usata, perché non siamo riusciti a fare giri di qualità. Con IL rischio-pioggia per sabato e domenica la scelta sarà molto difficile. La soft è un azzardo per la gara lunga. La moto spinge molto all'anteriore: conosciamo il problema, ora si tratta di risolverlo, magari anche andando a vedere i dati dello scorso anno, le mescole erano le stesse".