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Ancora una volta partenza in salita ma anche una discreta dose di fiducia per il campione in carica
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"Appena ho messo la soft posteriore per il time attack ho iniziato ad avere problemi, quindi forse la strategia migliore è stata quella di partire come tutti gli altri piloti - più o meno - con la soft, analizzare prima quale fosse la reazione della soft. Ma abbiamo deciso che la strategia forse era la migliore in termini di gara. Faccio molta fatica in accelerazione, in ingresso di curva veloce la mia moto è troppo aggressiva, molto nervosa. Ad esempio, dall'ultima curva al traguardo sto perdendo due decimi da Martin e questo è incredibile, considerando che mi manca trazione in tutta la pista. Questo è stato più o meno il problema, ma come a Mandalika il feeling con la moto non è poi così male. Quindi, questo è strano". Francesco Bagnaia rivisita così una giornata di venerdì che fa da premessa ad un weekend tutto in salita, con l'ulteriore variabile dell'inversione tra Sprint e GP full distance.
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"Il fatto è che è strano che ci spostiamo da un circuito all'altro, più o meno con lo stesso settaggio, e per me non funziona, ogni volta. A Mandalika non era la prima volta, è più o meno tutta la stagione che al venerdì facciamo molta fatica. Al sabato va meglio e poi la domenica siamo i più veloci. In questo caso abbiamo un giorno in meno per essere i più veloci, ma è anche vero che in questa pista è più difficile avere un netto vantaggio. Guardando il passo che avevamo questa mattina, guardando il passo che avevo io questo pomeriggio, siamo stati tra i più competitivi in termini di tempi sul giro, in termini di costanza con le gomme. Noi abbiamo usato la media, più o meno tutti gli altri hanno usato la morbida. Quindi per me il nostro lavoro è stato migliore degli altri oggi. Dobbiamo solo migliorare per iniziare già con un feeling migliore.
Bagnaia non si è detto sorpreso dal fatto che, nel finale delle prequalifiche, molti colleghi hanno sfruttato la sua scia, ma non ha mancato di sottolineare il suo punto di vista:
"A mio primo time attack ero da solo, al secondo invece c'erano almeno una decina di piloti che procedevano lentissimi cercando una scia, come in Moto3: sono uscito per ultimo e ho finito il giro davanti a tutti, ma non è la prima volta che succede ma noi piloti della MotoGP dovremo dare l'esempio. Dal mio punto di vista non è ammissibile".
Tornando al quadro generale, Bagnaia insomma vede il bicchiere mezzo pieno. Il "problema", se vogliamo, è che per sua stessa ammissione il suo weekend ingrana al sabato e culmina a livello di performance alla domenica ma - casa inversione delle gare - Pecco dovrà stringere i tempi, perché il bottino grosso (in termini di punti pesanti) è in palio nella giornata di sabato e non è nemmeno certo che domenica la Sprint (da distanza e punteggio dimezzato) possa effettivamente avere luogo.