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MOTOGP SPAGNA

Bagnaia: "Penso di poter lottare con Marc ma serve di più". Marquez: "Lui favorito"

Il leader del Mondiale prova a spostare la pressione sul compagno di team, che risponde: "Sono io a dover inseguire"

24 Apr 2025 - 16:56

La MotoGP torna in Europa e ci sono quattro piloti a presentare il GP di Spagna a Jerez de la Frontera: Marc e Alex Marquez, Francesco Bagnaia e Franco Morbidelli. Marquez non si sbilancia: "Questo circuito è diversissimo da quelli che abbiamo affrontato finora, non sono io il favorito". "Penso di poter lottare con Marc, ma sto faticando a trovare buone sensazioni. Per batterlo devi essere un passo avanti ma il mio potenziale penso sia sufficiente per lottare con lui", ha detto Bagnaia.

La MotoGP torna in Europa e gareggerà a Jerez de la Frontera, iconica pista che ha avuto in Pecco Bagnaia il suo recente dominatore: tre vittorie consecutive nei Gp. Il pilota italiano, che insegue nel Mondiale con 97 punti alle spalle di Marc (123) e Alex Marquez (106), viene indicato come favorito anche dal leader iridato. Marquez sr non si espone sulla sua prima gara di casa, nella conferenza stampa di presentazione: "Per i piloti spagnoli questo Gp è speciale, ci sarà il tutto esaurito e tantissimo tifo. Ho l'esperienza per gestire ogni situazione, proveremo a organizzarci nelle prove libere e fare molto bene in pista. Questo è un circuito piccolo e stretto, diversissimo da ogni altra pista che abbiamo affrontato. L'uomo da battere sarà Bagnaia, che ha vinto gli ultimi tre Gp. Lui è il principe della MotoGp e io il Re, secondo Tardozzi? Ci sta, sono vecchio (ride, ndr). Scherzi a parte, mi aspetto Pecco come rivale per il Mondiale, anche se ciò che sta facendo mio fratello è fantastico. Entrambi vogliamo portare il titolo in rosso. Con la GP24.5 mi sento molto meglio: sento di avere una moto perfetta per il mio stile di guida, mentre con la GP23 faticavo molto di più in curva. Non so quale sia il limite con questa moto, sto cercando di trovarlo e ho sensazioni fantastiche. Con la moto dell'anno scorso, appena lo cercavo, rischiavo di cadere...". 

Si passa poi a commentare il possibile record di Ducati, che può eguagliare le 22 vittorie consecutive di Honda nella categoria: "Possiamo vincere su ogni tracciato e con ogni condizione, questo è importante. Potremmo anche vincere tutte le gare da qui al termine della stagione, senza dubbio, ma non possiamo permetterci di dormire e dovremo introdurre costanti aggiornamenti. Io ho un sedile e Pecco ne ha un altro, in Qatar abbiamo cambiato le alette aerodinamiche... C'è una costante evoluzione, anche perché in Qatar Vinales era lì con la Ktm. Sicuramente con Ducati guido in modo più scorrevole e rilassato, anche se la moto è impegnativa a livello fisico". 

Risponde subito Pecco Bagnaia, che non si sente il favorito in questo weekend: "L'anno scorso la battaglia con Marquez è stata grandiosa, ma quest'anno sarà tutto diverso: le condizioni saranno particolari per il disastro che è successo mesi fa (le alluvioni della Dana, ndr) e, soprattutto, Marquez è in condizioni strepitose. Sarò io a dover crescere e inseguire per raggiungere il suo livello. Ora come ora sto faticando a trovare delle buone sensazioni, non riesco ad esprimermi al meglio, ma penso di poterlo battere. Vincere qui cambierebbe la stagione? Non lo so, penso che Marc stia vivendo una situazione che gli consentirebbe anche di arrivare secondo senza prendersi rischi. Dal canto mio, so di dover dare il 110% per batterlo: abbiamo la stessa moto, Ducati ha il miglior pacchetto in assoluto e credo che possiamo dominare la MotoGp fino al cambio di regolamento".

Si passa poi a commentare il cambio di prospettiva per le Rosse di Borgo Panigale a Jerez, che prima era una pista terribile per la moto italiana. Bagnaia spiega cos'è cambiato: "Questa tendenza è cambiata nel 2020, quando la stessa moto che non funzionava bene in questo tipo di piste ha iniziato ad andare bene anche qui. Abbiamo iniziato a lavorare su alcuni dettagli, nel mio caso il freno-motore: l'abbiamo messo all'opposto rispetto a Dovizioso e abbiamo iniziato ad essere competitivi. Era il mio secondo anno qui ed ero secondo fino al rottura del motore. La moto era la stessa, ma sono stati i piloti a cambiare tutto. Dovrò crescere in qualifica? In Qatar ho esagerato nel secondo giro e mi sono condannato a partire più indietro. Non cambierò il mio atteggiamento, ma voglio partire sempre in prima fila". Nella conferenza stampa era presente anche Alex Marquez, attuale secondo del Mondiale e fratello di Marc, che commenta così la sua grande stagione: "Ottenere il primo podio qui sarebbe speciale, veniamo da quattro weekend molto veloci ma questa pista sarà diversa da tutte le altre. Dovremo dare il 100%, anche se battere Marc non sarà semplice. Ci saranno però piste, nei 22 Gp stagionali, dove non sarà al meglio: dovremo sfruttarli per restare in gioco per il Mondiale. Sarebbe bello giocarci il titolo tra fratelli, ma c'è tutto un campionato da fare: non voglio fare previsioni".

La chiusura è per Franco Morbidelli, reduce dal suo primo podio con la Ducati Vr46: "Jerez è una grande pista, un tracciato storico e bellissimo. Il pubblico è pieno di passione ed è la gara di casa per moltissimi piloti di MotoGp, Moto2 e Moto3. Sarà un weekend molto interessante, siamo cresciuti passo dopo passo di weekend in weekend e la domenica in Qatar nei primi dieci giri ho avuto una sensazione incredibile, anche se non ho gestito perfettamente le gomme. Dovremo continuare a lavorare come sappiamo. Battere Marquez non sarà semplice, è perfetto ovunque: in qualifica, in gara, nelle Sprint, in ogni giro o aspetto del weekend. Personalmente dovrò cercare di restare sempre concentrato: chi mi conosce sa che mi innervosisco facilmente, sin qui ho gestito tutto bene". 

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