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MOTOGP

Bagnaia: "Sono soddisfatto ma c'è sempre da imparare, voglio vincere anche qui"

Il due volte campione del mondo della premier class tra orgoglio e rimpianti

di Stefano Gatti
15 Nov 2024 - 17:38
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© Getty Images
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"Abbiamo fatto una buona prequalifica. In realtà ho avuto un po' di sfortuna con la prima soft dietro, a inizio turno si è bucata e non ce ne siamo accorti subito. Poi sono passato alla media ma volevo subito fare il tempo. Ho rimesso la soft per il time attack e ho avvertito una bella differenza, questo mi ha dato soddisfazione. Noi stiamo facendo il nostro lavoro. È tutto diverso rispetto al GP di maggio, non solo a livello di temperature. È il grip ad essere completamente diverso. Ci è mancato solo un run con la hard davanti ma nessun problema, lo faremo sabato ad inizio giornata. Per quanto riguarda la volata-titolo, se mi ritrovo ad inseguire significa che qualcosa ho sbagliato. Abbiamo avuto otto passaggi a vuoto: quattro per colpa mia, quattro... no. Però abbiamo vinto dieci Gp e manca ancora l'ultimo: ne vado orgoglioso e al tempo stesso mi fa capire quanto ancora posso imparare e migliorare. La caduta a fine prove libere? Avevo abortito la mia prova di partenza, in quei casi si rientra a basso ritmo e quando Vinales mi è piombato a fianco all'esterno ho fatto un sobbalzo e sono finito a terra. Forse potevo evitare di trovarmi lì. Diciamo che non dovrebbe capitare ma... può capitare: colpa al cinquanta per cento a testa. Adesso vado nel mio motorhome. Stasera voglio finire di montare la BAT-mobile di Lego". È l'immagine della calma Francesco Bagnaia al termine della prima giornata del "title decider" di Barcellona. Pecco ha limitate chance di mettere a segno il tris iridato consecutivo ma la performance di inizio weekend lascia capire che non è dipossto a lasciare nulla di intentato.

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Alle spalle del ducatista ufficiale la prequalifica catalana allinea due piloti che hanno entrambi molto da chiedere al sipario stagionale: Francesco Bezzecchi e Aleix Espargaró:

"Le mie motivazioni qui sono le stesse di tutte le altre volte. Non cambia nulla il fatto che sia l'ultima volta sulla Ducati. Quando salgo in moto mi concentro sul mio lavoro.  Nel primo turno di prove libere non ero a posto: troppo aggressivo e brusco, la moto scivolava e questo non va bene con il poco grip che c'è qui. Poi in prequalifica ho cercato di essere più armonioso nelle linee e ha funzionato. Le sensazioni a centro curva continuano a rimanere cattive ma è così da inizio anno: il Mondiale ormai è finito e non siamo riusciti a sistemare questo problema. Bagnaia è tranquillissimo: Pecco è come un fratello, non penso sia il caso di parlargli di moto o dargli consigli in questi giorni, non ne ha proprio bisogno. Se lo incontro nel paddock gli parlo d'altro". (Marco Bezzecchi)

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"Non ero molto convinto di montare la soft nel finale, anzi non la volevo proprio mettere. Diciamo che è stato mio ingegnere di pista ad oblbigarmi a farlo ma ci sta, è giusto così. Abbiamo lo stesso problema da inizio stagione: pochissimo grip. Perché poi è vero che abbiamo tante gomme a disposizione, ma sono tutte molto simili ed in queste condizioni è difficile individuare la migliore. Sei sempre un po' sulle uova: non si può attaccare come nel GP di maggio, bisogna essere più neutri perché diciassette gradi di temperatura dell'asfalto sono proprio pochi. La corsa al titolo? Jorge per me è come un fratello ma ho grandissima stima per Pecco, lo ritengo uno dei più grandi di tutti i tempi. A me piacerebbe vincere l'ultimo Gran Premio della mia carriera ma la corsa al titolo è più importante. Quindi farò di tutto per rispettare l'ultima sfida tra Martin e Bagnaia: spero di essere davanti a entrambi oppure... alle spalle di entrambi, comunque fuori dai giochi". (Aleix Espargaró )

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