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MOTOGP

Barcellona, le pagelle: Espargarò senza rivali, Vinales incassatore, Marquez desaparecido

L'undicesima e a tratti drammatica tappa iridata esalta il padrone di casa e la Casa di Noale 

di Stefano Gatti
04 Set 2023 - 10:44
 © Getty Images

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ALEIX ESPARGARO: VOTO 10

Due vittorie full distance e una sprint per il catalano che - dopo aver rotto il ghiaccio ai primi di agosto in Inghilterra - ha fatto bottino pieno a Barcellona, sulla pista di casa. Uno-due di straordinaria distanza per Aleix, inarrivabile per l'intera concorrenza la Montmelò. Troppo tardi per lanciare la candidatura iridata? Probabilmente sì: centosei punti dallo sfortunato Bagnaia sono tanti ma lo sono anche (nove) le occasioni per provare a rifarsi sotto. Intanto, uno stato di grazia da prolungare il più a lungo possibile: Misano bussa già alla porta.

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MAVERICK VINALES: VOTO 7,5

Sulla carta la punta Aprilia avrebbe dovuto essere lui, invece il faro della Casa di Noale continua ad essere il suo più esperto compagno di squadra. Terzo nella Sprint, secondo nel GP domenicale. Il contributo di Maverick nella rincorsa a KTM per il secondo posto tra i Costruttori è decisivo (215 a 203 dopo Barcellona) ma il migliore interprete della RS-GP continua ad essere... l'altro.

ENEA BASTIANINI e FRANCESCO BAGNAIA: S.V.

Non ci siamo dimenticati dei due sfortunatissimi protagonisti delle prime battute dell'undicesima tappa iridata. Niente voti, ovviamente: solo un grande in bocca al lupo per entrambi. Ad Enea che si trova a dover affrontare l'ennesima risalita di una stagione disseminata di ostacoli e a Pecco che se la cava con conseguenze fisiche non trascurabili ma comunque limitate, viste le circostanze potenzialmente disastrose. Senza dimenticare (guardando avanti) la pole position, il bel secondo posto nella Sprint del sabato tra le scatenate Aprilia e un vantaggio in classifica che rimane solido.

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JORGE MARTIN: VOTO 6,5

Lo spagnolo schiva le insidie di una domenica ad alto rischio (più del solito), salvando l'onore Ducati con il terzo gradino del podio, l'investitura a primo rivale di Bagnaia e un vantaggio che lievita a ventuno lunghezze nei confronti di un MARCO BEZZECCHI (VOTO 5) che a Barcellona non lascia il segno e che è ora chiamato a rialzare la testa tra le curve amiche di Misano Adriatico.

MARC MARQUEZ: VOTO 4

Nemmeno l'ex "Cannibale" può ormai più nulla per rimorchiare Honda fuori dalle secche di una crisi involutiva senza precedenti. Marc schiva la carambola della prima curva dopo il via e porta poi negli occhi (e in testa) per il resto del suo incolore GP le sequenze del disarcionamento di Bagnaia duecento metri più in là. E chissà che tutto questo non abbia influito sulla modesta performance dell'otto volte campione del mondo. 

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