Honda, Ducati e GasGas tornano a schierare due moto nel terzo appuntamento del Mondiale
di Stefano Gatti© Getty Images
Gli incidenti che hanno pesantemente segnato l'avvio del Mondiale permettono a tre piloti da tempo ai margini "attivi" della MotoGP di ritagliarsi una nuova chance nella premier class. Dopo aver scelto di non sostituire Enea Bastianini, Marc Marquez e Pol Espargarò in Argentina infatti (ed a fronte della loro rinnovata indisponibilità) Ducati Lenovo, Honda HRC e GasGas hanno scelto di tornare a schierare due moto ad Austin, schierando rispettivamente Michele Pirro, Stefan Bradl e Jonas Folger. Due tedeschi e un italiano.Scelta sorprendente quella Tech3, del tutto logica quella della Casa di Borgo Panigale e di quella giapponese.
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Non si offenderanno. Pirro e Bradl, se definiamo all'insegna... dell'usato sicuro la decisione di Ducati e Honda di invitare entrambi ad alzarsi ancora una volta dalla panchina e di scaldarsi per il rientro in campo, anzi in pista. Tanto il 36enne pilota di San Giovanni Rotondo, quanto il suo collega tedesco (di tre anni... meno esperto) di Augsburg sono diventati collaudatori ufficiali e più ancora uomini di fiducia delle rispettive squadre dopo una prima parte di carriera da piloti a tempo pieno che probabilmente in termini di palmarés ha dato a Michele (che quest'anno festeggia vent'anni di carriera iridata) meno di quanto avrebbe meritato.
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Figlio d'arte (suo padre Helmut è stato uno specialista della 250 a cavallo tra la seconda metà degli anni Ottanta e i primi anni Novanta), Stefan è riuscito a diventare campione del mondo nella Moto2 nell'ormai lontano 2011. Passato l'anno dopo in MotoGP, l'affidabile tedesco ha poi proseguito la sua carriera con buoni risultati ma senza più vittorie (tantomeno titoli) con Honda e Aprilia fino al 2016, per poi diventare collaudatore Honda dal 2018, dopo una stagione isolata nel Mondiale Superbike. Dopo aver sostituito Franco Morbidelli, Cal Crutchlow e Jorge Lorenzo ed aver corso da wild card tra il 2018 e il 2019, il tuttofare Bradl è stato scelto da HRC per salire sulla RC213V lasciata libera a più riprese da Marc Marquez tra il 2020 e la passata stagione, incarico che la Casa giapponese (de tutto assente in Argentina a causa del forfait di Joan Mir) gli riaffida appunto per l'imminente GP delle Americhe di Austin.
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Quanto a Pirro, la sua ultima stagione da titolare (nonché l'unica in MotoGP, con la FTR) risale a undici anni fa. In seguito, Pirro si è accasato in pianta stabile con la Ducati, contribuendo nel ruolo di collaudatore allo sviluppo della Desmosedici e rispondendo invariabilmente "presente, ogni qual volta il team lo ha chiamato a sostituire i propri piloti ufficiali e quelli clienti: da Jorge Lorenzo a Danilo Petrucci, da Francesco Bagnaia a Jorge Martin, fino ad Enea Bastianini. Entrando quattordici volte nella top ten dell'ordine d'arrivo e sfiorando il podio (quarto) nel 2018 a Valencia.
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Diverso e particolare è il caso di Jonas Folger, il 29enne pilota bavarese che GasGas richiama in servizio dopo cinque intere stagioni di assenza dai Gran Premi, seguite al ritiro dalle gare a causa della Sindrome di Gilbert, riscontrata nel 2017 appunto all'allora promettente Jonas durante la sua stagione d'esordio nella premier class con la Yamaha M1 proprio del team di Hervé Poncharal che oggi gestisce l'impegno GasGas nella MotoGP stessa. Nelle ultime stagioni però Folger non ha mai completamente abbandonato il motociclismo, correndo nel Mondiale Superbike e rivestendo il ruolo di collaudatore per Yamaha e - proprio da quest'anno - per il team ufficiale KTM.
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