Il Motociclismo premia i suoi campioni
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L'ad di Borgo Panigale commenta una stagione da record e pensa al 2025
A conclusione di una stagione sportiva densa di successi, "secondo me siamo un po' anestetizzati dal fatto che andiamo talmente bene che alcuni non ci fanno nemmeno più caso, ma siamo di fronte a una cosa che non è mai successa nella storia. Quello in cui competiamo noi è il campionato tecnologicamente più sofisticato e più complicato, ci corrono le aziende motociclistiche più grandi, con i tecnici migliori al mondo e la Ducati ha vinto 19 gare su 20, però non ho visto manifestazioni di piazza. Pochi politici, se devo dire, hanno anche segnalato questa cosa: molti parlano di orgoglio italiano, ma poi qui ce l'abbiamo e devo dire non ho visto slanci straordinari". Così, a margine della firma sul rinnovo dell'accordo quadro di collaborazione tra l'Università di Bologna e la Ducati, l'amministratore delegato della Rossa di Borgo Panigale, Claudio Domenicali, commenta l'annata della casa emiliana che l'ha vista dominare nel mondiale della MotoGP.
"Detto questo, come sempre un campionato si chiude, se ne apre un altro e diventa anche tutto da riconfermare: ci sono i concorrenti che cercano di fare il meglio e questa è la bellezza del nostro sport. Si riparte. Noi abbiamo un'ottima squadra per l'anno prossimo ma anche gli altri stanno facendo ognuno il loro lavoro: vedremo un po' dalle prove invernali. Si riparte con un'altra stagione che - ha aggiunto Domenicali - speriamo sia bella ed entusiasmante come questa".
Con l'arrivo di Marc Marquez su una Ducati ufficiale al posto di Enea Bastianini, la lotta in famiglia con Pecco Bagnaia si candida ad essere la storia della prossima stagione "e sicuramente sulla carta è così, però non sottovaluterei gli avversari. Jorge Martin è campione del mondo, per una serie di motivi non corre più su Ducati e quindi un'altra casa italiana" la Aprilia, "ha il campione del mondo sulla propria moto: sicuramente sarà un avversario temibilissimo e sicuramente sarà una competizione anche questo derby Made in Italy. Credo che sia un altro dei temi della prossima stagione".
"Poi - ha osservato - anche le case giapponesi stanno investendo molto e ogni tanto ci si dimentica il fatto che il regolamento non è uguale per tutti. Le case giapponesi hanno dei vantaggi per il fatto di essere più scarse di risultati, quindi - ha proseguito - possono fare più prove, usare più gomme e cambiare più motori. Corrono con un regolamento che gli dà dei vantaggi e prima o poi questi vantaggi si manifesteranno: non so se sarà adesso ma già abbiamo visto la Yamaha chiudere al secondo posto nei test di Barcellona. Penso che anche questo potrebbe essere un tema: ci siamo un po' quasi dimenticati che esistono anche le altre case, ma sono case che hanno vinto tantissimi titoli e che vanno prese con grande attenzione".
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