Il pilota forlivese ha deciso di chiudere la carriera nella classe regina davanti ai suoi tifosi: "Non è andata, ma era giusto provarci". La sua Yamaha passerà a Crutchlow
Andrea Dovizioso lascerà la MotoGP prima del termine della stagione. L'annuncio ufficiale è arrivato alla vigilia del weekend di Silverstone: il pilota forlivese correrà a Misano in settembre la sua ultima gara in sella alla Yamaha del team WithU RNF, chiudendo così una stagione ben al di sotto delle sue aspettative e una carriera a cui è mancato solo il titolo più importante, sfiorato più volte con la Ducati. Al suo posto, sino al termine del 2022, correrà il collaudatore Cal Crutchlow.
"Nel 2012 - ha spiegato "Dovi" - l’esperienza con la casa di Iwata in MotoGP era stata per me molto positiva e da allora ho sempre pensato che, prima o poi, mi sarebbe piaciuto avere un contratto ufficiale con Yamaha. Questa possibilità si è presentata, in realtà in modo un po' azzardato, nel corso del 2021. Ho deciso di provarci perché credevo fortemente in questo progetto e nella possibilità di fare bene".
"Purtroppo negli ultimi anni la MotoGP è cambiata profondamente. La situazione è molto diversa da allora: non mi sono mai sentito a mio agio con la moto e non sono riuscito a sfruttare al meglio il suo potenziale, nonostante il prezioso e continuo aiuto del team e di tutta la Yamaha”, ha aggiunto.
E i risultati in pista non sono arrivati: “Anche se i risultati sono stati negativi, la considero comunque un'esperienza di vita molto importante. Quando ci sono tante difficoltà bisogna avere la capacità di gestire bene la situazione e le proprie emozioni. Non abbiamo raggiunto gli obiettivi desiderati, ma i confronti con i tecnici Yamaha e con quelli del mio team sono sempre stati positivi e costruttivi, sia per loro che per me. Il rapporto è rimasto leale e professionalmente interessante anche nei momenti più critici. Non era così scontato che accadesse."
"Per tutto questo e per il loro supporto, ringrazio Yamaha, il mio team e WithU, nonché gli altri sponsor coinvolti nel progetto. Non è andata come speravamo, ma era giusto provarci. La mia avventura finirà a Misano, ma il rapporto con tutte le persone coinvolte in questa sfida rimarrà intatto per sempre. Grazie a tutti voi", ha concluso.
Il direttore di Yamaha Motor Racing, Lin Jarvis, sperava che le cose con Dovizioso andassero diversamente. “Vorrei iniziare dicendo che, ovviamente, siamo tutti dispiaciuti che Andrea lasci questo sport prima del previsto. È un grande nome della MotoGP e ci mancherà nel paddock. L'anno scorso ci siamo ritenuti molto fortunati nel fatto che fosse disponibile e volesse unirsi al nostro programma MotoGP quando Franky (Morbidelli, ndr) è passato al team Yamaha Factory, creando così la necessità di un pilota sostitutivo per il resto della stagione 2021. La grande competenza, l'esperienza e la natura metodica di Andrea sono stati di grande interesse per Yamaha e il team RNF. Il progetto è stato elaborato per includere l'intera stagione 2022”.
"Purtroppo, Andrea ha faticato a estrarre il massimo potenziale dalla M1 e quindi i risultati non sono arrivati, creando una comprensibile frustrazione. Durante la pausa estiva ci ha confermato il suo desiderio di ritirarsi prima della fine della stagione. Abbiamo ritenuto opportuno che Andrea corresse la sua ultima gara a Misano, nel suo GP di casa. Naturalmente, la Yamaha continuerà a dare al Dovi il suo pieno supporto nelle prossime tre gare. Nel frattempo, godiamoci i suoi ultimi tre GP e festeggiamo a Misano la fine di una carriera spettacolare", ha confermato.
Sperava in una stagione diversa anche il fondatore e proprietario del team WithU RNF, Razlan Razali. "Al ritorno nel paddock, dopo cinque settimane di pausa, non vedevamo l'ora di lavorare per dare una svolta alla stagione di Andrea, soprattutto dopo alcuni risultati positivi nelle ultime due gare. Tuttavia, lui ha scelto di ritirarsi e noi rispettiamo la sua decisione. Ci dispiace vedere un pilota di grande esperienza come Andrea lasciare il campionato e non concludere la stagione con noi. Ma lo capiamo, ha detto chiaramente di aver lottato per sentirsi a proprio agio con la moto e per adattare il suo stile di guida al modo in cui deve essere guidata. Anche se non siamo riusciti a raggiungere insieme i risultati sperati, siamo comunque onorati e soddisfatti di avere un grande nome come Andrea nella nostra squadra. Lo ringraziamo per il suo sostegno, la sua esperienza e il suo contributo. Continueremo a dargli il massimo supporto nelle prossime tre gare", ha detto il malese.
“Questo annuncio e il ritiro anticipato di Andrea non è proprio quello che volevamo come squadra, ma è anche comprensibile da parte di Andrea, che chiaramente si aspettava molto di più dal suo ritorno rispetto a quello che è stato in grado di fare - ha analizzato il team manager della squadra, Wilco Zeelenberg - . Abbiamo cercato di seguirlo il più possibile e in tutti i settori per tutto il percorso, ma alla fine lui ha deciso di fermarsi dopo il GP di Misano. Dobbiamo accettare la sua decisione. Possiamo solo apprezzare la sua onestà e la sua decisione. Faremo di tutto per continuare a spingere e ottenere risultati per la squadra".