È del fratello minore del Cannibale spagnolo il miglior tempo nel turno d'apertura della quarta tappa del Mondiale in Andalusia
di Stefano Gatti© Getty Images
La famiglia Marquez fa gli onori di casa a Jerez de la Frontera: miglior tempo per Alex in un minuto, 36 secondi e 630 millesimi davanti al fratello maggiore Marc, staccato di oltre mezzo secondo (507 millesimi). Uno-due delle Ducati nella livrea celeste del Gresini Racing. Terzo e quarto temo per le Aprilia factory del dominatore del weekend di Austin Maverick Vinales (+0.591) e Aleix Espargarò (+0.673). Ad interrompere - un po' a sorpresa - lo strapotere dei piloti di casa Franco Morbidelli con la Ducati Parmac (+0.917), davanti a quella VR46 di Marco Bezzecchi. Settimo tempo per la wild card KTM Daniel Pedrosa che precede l'altra KTM Red Bull del titolare Brad Binder. Un po' in ombra i due piloti spagnoli più attesi (insieme a Vinales, s'intende): nono tempo per il leader del Mondiale Jorge Martin (+1.005), decimo per la rivelazione Pedro Acosta, con un ritardo di soli sette millesimi più alto di quello del connazionale, leader della classifica generale. Inizia in salita il weekend pagnolo di Ducati Lenovo: dodicesimo e tredicesimo tempo per Francesco Bagnaia (+1.162) ed Enea Bastianini (+1.256) alle spalle della Desmosedici VR46 di Fabio Di Giannantonio.
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Dietro alle due Ducati factory, la seconda parte del ranking prosegue con il quattordicesimo tempo di Fabio Quartararo in sella alla "migliore" delle Yamaha. Il suo compagno di squadra Alex Rins stacca solo il diciassettesimo tempo. A separare le due M1 Momster Energy sono Miguel Oliveira con la Aprilia Trackhouse e Jack Miller con la meno performante delle KTM ufficiali. L'australiano precede l'altra Aprilia a stelle e strisce di Raul Fernandez. Diciannovesimo tempo per Johann Zarco con la Honda LCR Castrol davanti ad Augusto Fernandez, vittima di una caduta con la GasGas Tech3. Seguono la Honda LCR Idemitsu di Takaaki Nakagami e quella HRC del campione del mondo 2020 Joan Mir. La wild card Aprilia Lorenzo Savadori (in pista con una moto sperimentale) è ventitreeesima davanti a Stefan Bradl (wild card HRC), mentre a chiudere malinconicamente la fila è la RC213V ufficiale di Luca Marini.