Il campione in carica si riprende subito la vetta della classifica generale
di Stefano Gatti© Getty Images
Francesco Bagnaia torna alla vittoria (e in testa al Mondiale) dopo la caduta di Jorge Martin che stava dominando fin dal via il Gran Premio dell'Indonesia. Fuori gara lo spagnolo del team Prima Pramac, il campione della Ducati (autore di una rapida rimonta da metà schieramento) raggiunge e supera Maverick Vinales che sale sul secondo gradino del podio difendendosi dal forcing finale di Fabio Quartararo, alla sua miglior gara dell'anno con la Yamaha Monster Energy. Con il ritorno alla vittoria che gli mancava dal GP d'Austria, Bagnaia torna davanti a Martin con un vantaggio di diciotto punti. Podio sfiorato per Fabio Di Giannantonio che chiude quarto una gara volitiva e tutta in progressione precedendo Marco Bezzecchi (a sette giorni dalla frattura della clavicola) e Brad Binder che ad inizio gara elimina prima il poleman Luca Marini e poi entra in contatto anche Miguel Oliveira, guadagnandosi altrettanti long lap penalties. Gara ad eliminazione, quella di Mandalika: sette piloti (quasi unterzo del totale) nella lista dei ritirati. Oltre a Martin e Marini finiscono a terra tra gli altri anche Marc Marquez, l'altro pilota Honda HRC Joan Mir, Johann Zarco (che imita il compagno di squadra Martin) e Pol Espargarò (GASGAS), il cui fratello maggior Aleix - come già nella Sprint del sabato - non riesce ad imitare la bella gara di Vinales e chiude il GP in decima posizione con la seconda RS-GP del team ufficiale Aprilia.
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Impronosticabile fino al semaforo della partenza, la vittoria di Mandalika permette a Bagnaia di riprendersi a stretto giro... di pista la vetta del ranking a quota 346 punti, con diciotto e (per lui) salutari lunghezze di vantaggio su Martin che non più tardi di ventiquattro ore prima aveva messo la freccia sul campione in carica, superamdolo di sette punti. Lo spagnolo, già con la testa a Phillip Island, "stacca" ora a quota 328 punti, mentre Bezzecchi (283) proprio nel momento più difficile della sua stagione allunga il passo nei confronti di Binder (211), con Espargarò (Aleix, naturalmente) quinto a quota 177 e ora braccato dal proprio compagno di squadra Vinales che ora lo "vede" a un dozzina di punti di distanza. Grazie al secondo posto domenicale in Indonesia (che migliora il quarto della Sprint del sabato) Maverick scavalca di tre lunghezze Zarco (165 a 162) che non riesce a muovere la sua classifica.
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LA CRONACA DELLA GARA
Partenza con la fionda per Martin che dalla seconda fila prende la testa fin dalla prima staccata e chiude in testa la bagarre del primo giro davanti a Vinales, Quartararo, Marini, Binder e Bagnaia. Marini cade a causa di un contatto con Binder all'inizio del secondo passaggio. A terra anche Pol Espargarò (GASGAS) che fa tutto invece tutto da solo. Bagnaia attacca e supera Quartararo che deve arrendersi al secondo tentativo ad Aleix Espargarò e poi scivola sesto dietro a Binder che viene però punito con un long lap penalty per guida irresponsabile nell’incidente con Marini e scala in decima posizione alle spalle di Bezzecchi. Si ritira ai box Marini, moto inguidabile.
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Martin leader solitario davanti a Vinales, mentre Bagnaia tiene a bada le velleità di Espargarò. Quartararo "tiene" in quinta posizione davanti a Oliveira, Miller e Bezzecchi. Binder e Marquez chiudono la top ten ma l'ex Cannibale finisce a terra nella ghiaia, proprio come nella Sprint della vigilia. Miller e Bezzecchi saltano la Aprilia RNF di Oliveira a diciotto giri dal termine. Scintille tra Binder e Oliveira: nuova entrata "assassina" del fallosissimo sudafricano di KTM che tocca la moto del portoghese, costretto ad allargare la traiettoria nella via di fuga asfaltata. Fuori anche Augusto Fernandez e Joan Mir: eliminate quindi entrambe le GASGAS e le Honda HRC. Martin cade a quindici giri dalla bandiera a scacchi! Vinales è il nuovo leader della gara davanti a Bagnaia, di nuovo "virtualmente" in vetta alla classifica generale. Quartararo guadagna la terza posizione. Cade anche Zarco: le due Ducati Pramac fuori nel giro... di due giri!
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Alle spalle del provvisorio podio, Miller precede Di Giannantonio, un grande Di Giannantonio e Bezzecchi. Binder di nuovo punito con un long lap penalty. A undici giri dal termine del GP, Bagnaia si lancia alla caccia di Vinales. Momento difficile per Aprilia: Espargarò in crisi nera con le gomme. Giro veloce di Bastianini, rimpianto per l'errore ad inizio gara che ha compromesso le chances del romagnolo. Bagnaia attacca Vinales e lo supera prendendo il comando a otto giri dal traguardo. Lo spagnolo entra nel mirino di Quartararo, mentre Bastianini supera Espargarò e sale in ottava posizione. Davanti ha Bezzecchi, le KTM factory di Binder e Miller e la Ducati Gresini di uno straordinario Di Giannantonio, ora quarto! Anche Rins davanti ad Espargarò, ormai al margine basso della top ten.
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Vinales resiste a Quartararo e prova a riavvicinarsi al leader, portandosi dietro Quartararo ma entrambi devono arrendersi a Bagnaia che vince il GP dell'Indonesia e torna in testa alla classifica generale. Di Giannantonio taglia il traguardo quarto davanti a Bezzecchi e Binder. Il sudafricano precede il compagno di squadra Miller, mentre Bastianini, Rins e Espargarò si incaricano di sigillare la top ten. In classifica anche Takaaki Nakagami, Miguel Oliveira, Raul Fernandez e Franco Morbidelli.
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