Contratto biennale per il campione spagnolo quest'anno in sella alla Desmosedici del team Gresini
di Stefano Gatti© Getty Images
Marc Marquez a fianco di Francesco Bagnaia sulla Ducati ufficiale nel 2025: manca l'ufficialità ma il dream team formato dall'otto volte campione del mondo e dal vincitore del GP d'Italia nonché due volte campione del mondo (2022 e 2023) sembra cosa fatta. L'accordo (su base biennale) è arrivato tra il tardo pomeriggio e la serata di ieri, al termine del weekend del Mugello che ha permesso a Bagnaia - vincitore sia nella Sprint che nel GP full distance - di portarsi a diciotto punti da Jorge Martin. Proprio il capoclassifica madrileno del team clienti Pramac (ma titolare di una GP 24 in tutto e per tutto ufficiale) era in lizza con il "Cannibale" per prendere il posto di Enea Bastianini. Battuto allo sprint dal ben più titolato e (in tutti i sensi) esperto connazionale, a Jorge non è rimasto che accettare l'offerta di Aprilia Racing, la squadra ufficiale della Casa veneta che nel 2025 ha perso Aleix Espargaró. Nei giorni del "suo" GP di casa a Barcellona (ultimo weekend di maggio), il catalano ha annunciato il ritiro ma potrebbe accettare un contratto da collaudatore Honda. Dando per scontato che la sua avventura con la Ducati si chiuda qui (o meglio alla fine del Mondiale in corso), la miglior chance per Bastianini è invece la KTM del team GasGas Tech3 al posto di Pedro Acosta che - all'inizio del weekend del Mugello - ha firmato per correre dal prossimo anno nella squadra ufficiale KTM Red Bull.
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In occasione del già citato GP di Catalunya, Ducati era sembrata orientarsi decisamente su Martin al fianco di Bagnaia dalla prossima stagione, offrendo a Marquez di scendere dalla Desmosedici clienti del team Gresini per salire su quella ufficiale ma "targata" Prima Pramac. Il trentunenne campione di Cervera però non si sarebbe limitato a declinare l'offerta, puntando invece i piedi al Mugello con la richiesta di entrare nel team Lenovo, sotto... la minaccia di abbandono della Casa di Borgo Panigale per trasferirsi armi, bagagli e titoli altrove, quasi obbligatoriamente nel team ufficiale KTM.
L'annuncio dell'ingaggio di Acosta da parte della Casa austriaca aveva da un lato spiazzato lo stesso Marquez, dall'altro però anticipando il matrimonio tra il Cannibale e la Rossa. Lo spagnolo avrebbe in definitiva forzato la mano ai vertici Ducati, spuntandola sul più giovane Martin e garantendosi per le due prossime stagioni altrettante chances di puntare al nono titolo iridato, facendo pari con Valentino Rossi e provando magari ad andare in doppia cifra. Bagnaia permettendo, ovviamente.
Risolto il nodo relativo al team ufficiale, a Ducati non "resta" che definire il resto della scacchiera, vale a dire la formazione dei team clienti che attualmente sono Prima Pramac (Martin e Morbidelli), Gresini (Marc e Alex Marquez) e VR46 che schiera Bezzecchi e Di Giannantonio: un plateau di piloti che - oltre a quelli attuali indicati sopra - comprende in prospettiva ormai molto ravvicinata Fermin Aldeguer, talento spagnolo della Moto2 titolare dalla metà dello scorso mese di marzo di un contratto biennale (due più due in realtà) per correre fal 2025 nella MotoGP in sella ad una delle Ducati satellite di cui sopra: Pramac o Gresini molto più che VR46.