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GP GIAPPONE MOTOGP

Martin fatalista: "Finirà solo a Valencia". Bastianini: "Binder, la mia... bestia nera"

Il capoclassifica recrimina sull'errore in qualifica, il romagnolo spiega il mancato cambio di marcia nel finale

di Stefano Gatti
06 Ott 2024 - 09:27
 © Getty Images

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"Siamo sempre lui e io, io e lui. Se Bagnaia vuole la sfida in pista, la prossima volta chiuda un po' il gas e mi aspetti! Scherzi a parte, Pecco ha fatto una grande gara e... una grande strategia! Io ho dovuto forzare molto all'inizio, consumando molto le mie gomme. Il mio weekend è stato compromesso dall'errore in qualifica. Sapevo che sarei arrivato molto presto alle spalle di Bagnaia ma Binder, Bastianini sono stato avversari tosti da superare. È ancora lunga e ho ancora alcune piste favorevoli ma credo ormai che io e Bagnaia arriveremo a giocarci il titolo a Valencia. L'importante per me è arrivarci con buone chances di successo". Sconfitto in pista ma ancora leader della classifica generale, Jorge Martin limita i danni al capolinea di un fine settimana largamente compromesso dal suo errore in qualifica.

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Ancora un podio per Marc Marquez che - a differenza di quanto avvenuto nel formato Sprint - la spunta su Bastianini in quello che è un costante duello di questo scorcio di stagione:

"Una gara in gestione ma... a tutta velocità. Temevo un po' il finale di gara di Bastianini. Mi dicevo: arriva, arriva... Ero superconcentrato a non sbagliare. Alla fine direi una gara buona, anche se non perfetta. Ho perso il treno per la vittoria nelle fasi iniziali con i sorpassi. Deve ammettere però che non ne avevo abbastanza per infastidire i due davanti".

Da parte sua Enea Bastianini "accusa" Binder per il suo mancato cambio di passo nella seconda metà gara:

"Mi aspettavo di stare con i primi due ma all'inizio dopo Binder mi hanno infilato anche Martin e Marquez. Non capivo più niente ma andare a prendere Marquez non era facile, lui aveva un bel ritmo. Anche il mio non era male ma non è bastato. Mi sono giocato tutto all'inizio con Binder. Lui è stato un osso duro, ha uno stile su guida strano che tutte le volte mi innervosisce. La pressione delle gomme è salita e non ho potuto forzare più di tanto, non mi è riuscito il mio solito cambio di ritmo".

Due cadute in due giorni e altrettante dure lezioni per Pedro Acosta:

 "Ho fatto una cavolata, ma è stato strano, la moto ha avuto un comportamento strano. Non so se avrei potuto vincere ma il podio era alla nostra portata. Credo che saremo molto competitivi anche nei prossimi GP in Australia e in Thailandia".

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