A Misano la prima di Morbidelli
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Classifica cortissima, cinque vincitori in sei Gran Premi e almeno sei piloti in grado di puntare al titolo iridato: è la MotoGP 2020.
di Stefano Gatti
Per Valentino Rossi la missione decimo titolo non è mai stata così a portata di mano: cinque vincitori diversi in sei GP (solo Fabio Quartararo ha fatto il bis) hanno generato una classifica cortissima in un Mondiale non contrassegnato dallo strapotere di Marc Marquez. alla boa di metà stagione - il prossimo weekend ancora a Misano - il Dottore si presenta con diciotto soli punti dal leader Andrea Dovizioso.
Settantasei punti a cinquantotto. Sei Gran Premi alle spalle , otto da correre: Valentino si trova a "striking distance" da Andrea Dovizioso: un'occasione ghiotta, ghiottissima, anzi unica ed irripetibile per andare a caccia del titolo numero dieci, della doppia cifra. Prima di saltare giù dalla Yamaha factory per saltare (probabilmente) su quella Petronas. Mossa che al momento sembra pure indovinata, visto che a portare al successo la M1 sono stati fin qui solo Fabio Quartararo (doppietta nella doubleheader) che ha aperto la stagione non più tardi di due mesi fa) e Franco Morbidelli in "gara-uno" di Misano. Mai, in anni recenti, Rossi si era trovato così in alto in classifica (o meglio con reali chances di puntare al titolo) in una fase così avanzata della stagione: sei GP su otto, appunto, nel "pazzo" calendario pandemico che - su quattordici tappe - ne conta sette in territorio spagnolo: un tasso "iberico" esagerato (perchè possiamo aggiungere il GP del Portogallo e siamo a otto...). Soprattutto pensando a quanto Liberty Media è riuscita a mettere in piedi per il Mondiale di Formula Uno, pur essenziamente europeo.
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Aperta e chiusa parentesi, torniamo a Valentino: un titolo messo a segno nell'anno senza Marquez avrebbe meno valore degli altri nove? Certamente no, perchè in uno sport ad altissimo coefficiente di rischio, di passaggi a vuoto (anche a volte prolungati) o di stagioni storte di Rossi hanno approfittato in passato i suoi rivali. Fa parte del gioco, in un certo senso sono le regole del gioco. Valentino avrebbe il merito di battere colleghi nettamente più giovani e rampanti di lui. Sulla distanza però (che è poi quello che conta) perchè in pista, nel confronto diretto, il GP di san Marino ha parlato chiaro, con un podio che sarebbe stato davvero storico sfumato proprio in dirittura d'arrivo.
Non ce ne vogliano Brad Binder (tra l'altro vincitore con la KTM a Brno) ed il giapponese di Cecchinello Takaaki Nakagami (appaiati all'ottavo posto con 53 punti) ma per noi la lista dei candidati al titolo si apre con i 57 punti di Franco Morbidelli, al quale - per forza di cose - nonostante il primo centro a Misano concediamo una chance iridata piuttosto "periferica", nonostante il singolo punto di ritardo dalla coppia Rossi-Vinales: quella "quota 58" che (se ci si abbandona un attimo alla nostalgia) suscita ricordi dolci ma terribili.
Ancora a caccia della sua prima vittoria, Joan Mir è due gradini più sopra (60) e minaccia ormai il terzo posto di Jack Miller che ha incamerato 64 punti: anche lui senza trovare la via al gradino più alto del podio: come gli stessi Mir, Rossi e Vinales. Alla fine, le chances maggiori le hanno Andrea Dovizioso (leader con 76 punti) ed il suo più immediato inseguitore Fabio Quartararo (70). Considerazione solo apparentemente scontata: uno zero nella casella del prossimo GP dell'Emilia Romagna potrebbe persino "precipitare" uno dei due oppure entrambi al terzo o magari al quarto posto. Il fatto è che il francese ha già dimostrato di essere un vincente, la moto gemella della sua ha appena vinto con Morbidelli e quindi non si vede come il "Diablo" non dovrebbe tornare presto sul gradino più alto del podio, con relativo bottino di punti. In fondo però tanti fattori (non ultimo i precedenti nella storia del motorsport a due come anche a quattro ruote) lasciano intendere che un'occasione ghiotta quanto quella di Valentino se la trova tra le mani (e con 18 punti in più sulla tabella di marcia...) proprio Dovizioso, ducatista..."in uscita"!